Il sindaco Marino ha ben altri problemi per la testa, ma l’inizio della settimana prossima potrebbe riservargli una gradita sorpresa. Lunedì il presidente della Roma James Pallotta gli sottoporrà il “Progetto di rigenerazione urbana di Tor di Valle” che comprende stadio, area intrattenimento e business park. È una sorta di do ut des chiesto dall’amministrazione romana: la concessione dell’area per la realizzazione dello stadio e delle relative attività commerciali in cambio della riqualificazione della zona. Il piano che dovrebbe condurre al saluto di qualitò della società giallorossa. È la realizzazione dello stadio lo snodo fondamentale per Pallotta.
Lo ha ribadito, ma non ce n’era bisogno, in un’intervista concessa al magazine “Soccerex-Pro”. «Seguivo la Roma già dal 2007. L’ho sempre considerata un club su cui si potesse potenzialmente costruire un brand globale con una città come Roma alle sue spalle. Abbiamo individuato in ogni area, dal ticketing al merchandising, passando per sponsorizzazioni, social media e nuovo stadio, ampi margini di crescita». Nel tempo, Pallotta ha l’ambizione di creare una società e quindi in squadra di primeggiare a lungo in Italia. «Il business deve rendere la situazione finanziaria stabile e portarla in profitto, ma tutto questo deve andare in parallelo allo sviluppo della squadra».
Il resto dell’intervista sono dichiarazioni per i tifosi sulla voglia di vincere lo scudetto e su Nainggolan. “Non vogliamo andare alle buste».