Il punto della Protezione civile sui contagi nel Paese. Villani, presidente società italiana pediatria: “Non ci sono casi critici tra bambini, in Italia. I tempi per il vaccino saranno estremamente rapidi”
Il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha fatto il punto sulla situazione dei contagi in Italia in conferenza stampa. I dati sono in aumento. Oggi +1996 i positivi (totale 100.269). Ancora 619 morti in 24 ore. I decessi in Italia sono adesso 19.468. Le terapie intensive si alleggeriscono ancora con -116 persone ricoverate nei reparti.
I guariti aumentano di +2079.
Dati in aumento anche in Lombardia, come dettagliato dall’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, nel pomeriggio. +1544 contagi su 9977 tamponi (ieri erano +1246). Crescono anche i morti. Oggi altri 273 cittadini lombardi hanno perso la vita. La Lombardia conta adesso 10511 vittime. Le terapie intensive liberano 28 posti.
Preoccupano i dati di Milano, raddoppiati rispetto a ieri.
In conferenza stampa, con Borrelli, oggi era presente Alberto Villani, presidente della Società Italiana di Pediatria. Ha fatto un punto sulla situazione dei bambini e ragazzi tra 0 e 18 anni. In totale ci sono state poco più di 2000 diagnosi. Tra i 12 e i 18 sono circa 900 i casi, per le altre fasce sono più o meno equamente distribuite. Pochi i ricoveri. Non ci sono pazienti critici in età pediatrica, almeno in Italia. Una conseguenza, questa, del fatto che i bambini e i ragazzi, nel nostro Paese, restano a casa, ha specificato Villani.
“Il vaccino contro il Covid-19 sta percorrendo un percorso a tempi di record. I tempi saranno probabilmente estremamente rapidi. il percorso vaccinale di ogni bambino però deve essere continuato in questo periodo”.
Villani ha invitato a prepararci tutti per l’autunno.
“Prepariamoci per l’autunno. Sarà molto importante che tutti quelli che si devono vaccinare per l’influenza lo facciano. Mai come quest’anno sarà molto importante farlo. Per tutti i bambini che hanno patologie croniche o importanti è garantita la continuità, devono continuare ad andare in ospedale, perché è giusto che facciano tutto nei tempi e nei modi dovuti. Tutto avviene in sicurezza e tranquillità”.