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Barbacetto: “Il mio orgoglio nordista mortificato da Gallera e Fontana. Viva lo sceriffo De Luca”

Sul Fatto: “Si pavoneggiano in tv mentre la Lombardia conta 10mila morti. Il governatore sarà pittoresco, ma ha fatto restare a casa i campani e li ha salvati. Campania batte Lombardia 2-0”

Un elogio alla Campania, al suo governatore De Luca e alle eccellenze come il Cotugno. E, di contro, lo smascheramento della terribile pochezza dei lombardi Gallera e Fontana. E’ questo che contiene il commento di Gianni Barbacetto sul Fatto Quotidiano. Uno di quei pezzi che avremmo voluto scrivere noi, insomma, e che quindi ci verrebbe voglia di trascrivere per intero e anche tatuarcelo sulla pelle. Non per una questione di orgoglio meridionalista, ma per lo spettacolo cui stiamo assistendo da quando è cominciata la terribile emergenza coronavirus.

Barbacetto parla del suo “orgoglio nordista” in crisi. Confessa di non aver mai creduto “alla narrazione trionfalistica della Milano-place-to-be, unica metropoli europea in una Italia disfatta”. Ma anche di aver sempre riconosciuto che a Milano “si vive bene, che i trasporti funzionano, che la sanità è un’eccellenza, che gli aperitivi sono buoni”.

Poi, però, è arrivata la pandemia e la visione è cambiata.

“Ci viene voglia di fare la ola a Vincenzo De Luca, il governatore-sceriffo di Salerno e della Campania intera, altro che o mia bela Madunina”.

Ed elenca gli errori che hanno portato alla devastazione della Lombardia. La sconfitta della sanità della regione.

Stiamo assistendo alla più colossale disfatta italiana dopo Caporetto, al più bruciante disastro dopo il terremoto di Messina”.

In Lombardia si contano diecimila morti. Si è lasciato circolare indisturbato il virus a partire da Alzano Lombardo. Gli ospedali sono stati trasformati in vettore di contagio, nelle case di riposo gli anziani muoiono come mosche. Il personale sanitario è stato completamente abbandonato senza protezioni mentre i piani antipandemici non sono nemmeno stati immaginati e neppure tentato il tracciamento dei contagi. E poi lo scandalo mascherine, rese obbligatorie e mai consegnate, l’assenza dei ventilatori polmonari.

“I tamponi più rari del fluido magico di Harry Potter. Tutto questo in un sistema in cui alla sanità pubblica sono stati sottratti negli anni milioni di euro, con un dimezzamento dei posti letto”.

Non tralascia niente.

Invece di chiedere scusa e provare a mettere una pezza, “i Badoglio della situazione”, cioè il governatore Attilio Fontana e il suo assessore al Welfare Giulio Gallera, “stanno in diretta tv a pavoneggiarsi”.

Raccontano di un ospedale in Fiera

“che ha promesso 600 posti e ha accolto finora tre (3) pazienti”.

Barbacetto ne fa un ritratto meravigliosamente impietoso. E scrive:

“E allora viva De Luca. Invece di dedicarsi alle fritture di pesce, questa volta ha fatto quello che Fontana e Gallera e Sala non hanno saputo fare. Certo, è pittoresco. Ma ha fatto restare a casa i cittadini che amministra, invece di postare foto di aperitivi al Gambrinus o di passeggiate al Crescent”.

Elogia la decisione del governatore di chiudere in pochi giorni i comuni infetti

“mentre Fontana stava per giorni a rimpallarsi con il governo la responsabilità di scontentare Confindustria di Bergamo per chiudere il cluster infettivo più devastante d’Italia, quello di Alzano Lombardo”.

Certo, riconosce che i numeri del virus sono ben diversi tra Lombardia e Campania.

“Ma resta il fatto che, questa volta, il Pittoresco ha fatto le cose giuste, l’Eccellente non ne ha imbroccata una. E mentre molti ospedali lombardi diventavano focolai d’infezione, il Cotugno di Napoli – ci ha raccontato Sky News Uk – si è organizzato in modo da non infettare neppure uno dei suoi medici, con l’utilizzo di tute e maschere da fantascienza, e ha cominciato a sperimentare contro il Covid-19 (pare con successo) l’uso di un farmaco contro l’artrite. Questa volta, Campania batte Lombardia 2 a 0”.

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