Su La Stampa. Grazie al Covid-19 i governi occidentali hanno sospeso le operazioni anti jihadisti. «Ci prendevano in giro per il niqab, ora lo indossano anche le loro donne»
Non per tutti il coronavirus è una maledizione. Per Isis e Al-Qaeda, ad esempio, il virus che ha messo in ginocchio il mondo è una manna scesa dal cielo. Il motivo lo spiega La Stampa. Il Covid-19 ha distolto i paesi “infedeli” dall’invio di truppe per sconfiggere i jihadisti. Non solo: è riuscito a colpire il nemico storico, l’America. E persino a far mettere alle donne la mascherina, una sorta di velo universale in tempi di epidemia.
Dunque, dopo una prima fase in cui i jihadisti si sono mostrati preoccupati per il dilagare del virus, tanto da ordinare di sospendere le “operazioni” negli Stati infedeli per evitare di contagiarsi, l’atteggiamento è cambiato. E adesso il virus è considerato un alleato imprescindibile.
Il 19 marzo il settimanale Al-Naba ha pubblicato un editoriale raccontando gli effetti del virus sugli infedeli.
«La paura del contagio li ha danneggiati ancora più dei contagi e scatenato una crisi economica. Mandare soldati all’estero è l’ultima cosa che i governi vogliono».
In effetti, scrive La Stampa, dall’inizio dell’anno le forze della Coalizione anti-Isis hanno ritirato un terzo dei 7500 soldati ancora presenti a gennaio, proprio per il timore di contagi incontrollati nelle basi, tra l’altro in un territorio ostile.
Gli imam vedono nel Covid-19 che colpisce l’Occidente un “segno divino”.
Il mensile Balagh, vicino ad Al-Qaeda, definisce il virus «un soldato di Allah», «il piccolo combattente» capace di devastare gli Stati Uniti e i loro alleati. Un nemico invisibile a cui, presto, potrebbero affiancarsi militanti in carne e ossa.
La tv di Hamas racconta che Allah ha «inviato un solo soldato per colpire tutti i 50 Stati» dell’America e causare il lock-down in Israele, risparmiando i palestinesi. Soldato che sarebbe il virus.
Non solo. Il Covid-19 è riuscito nel miracolo: far chiudere i bar e i nightclub fonte di perdizione e far indossare a tutte le donne la mascherina come un velo.
«Per questo non c’è nulla di male per un musulmano pregare affinché gli infedeli si ammalino. Prima ci prendevano in giro perché le nostre donne indossavano il niqab ma adesso anche loro fanno lo stesso».