Si potrebbe partire con la riapertura di alcune attività produttive dopo Pasquetta e pensare ad ampliare la libertà di circolazione dopo il 4 maggio
Come riporta Repubblica l’Italia si avvia verso una timida ripartenza che si potrebbe sviluppare in due parti secondo quanto emerso nel corso del vertice tra il premier Conte e i tecnici in vista della scadenza del Dpcm.
Il primo step per la fase due potrebbe partire dopo Pasquetta e riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive, mentre il secondo, previsto solo dopo il 4 maggio, interesserebbe una rimodulazione delle misure per spostamenti e uscite.
Il premier Giuseppe Conte già nelle prossime ore vedrà i rappresentanti delle imprese e dei sindacati, oltre alle Regioni, per decidere come allargare il novero delle attività consentite. Tra queste potrebbero esserci quelle connesse alle filiere alimentare, farmaceutica e sanitaria ma anche l’agricoltura, le aziende meccaniche, magari introducendo una sorta di ‘indice di rischio’ per i lavoratori: chi è più esposto dovrà utilizzare i dispositivi di protezione.
Per quanto riguarda invece la libertà delle uscite per le persone questo potrebbe avvenire dopo il 4 maggio, anche se non vi è ancora nessuna certezza che le condizioni sanitarie lo permetteranno. Ovviamente, sottolinea Repubblica, nessun divieto verrà cancellato prima che siano passate le festività dal 25 aprile e del 1 maggio per evitare che si possano verificare massicci spostamenti della popolazione.