Su La Stampa. 37 medici e 15 infermieri che da oggi lavoreranno a Crema. Il capo delegazione: «Per noi la patria è l’umanità, andiamo dove è necessario andare. La nostra è una formazione legata all’umanesimo»
Ieri, in Lombardia, è arrivata un’equipe di medici cubani. 37 medici e 15 infermieri che sono venuti i-n Italia volontariamente e che, da oggi, lavoreranno all’ospedale da campo allestito a Crema. La Stampa riporta le dichiarazioni del capo delegazione, il dottor Carlos Ricardo Perez Dias, direttore dell’ospedale de L’Avana.
«Resteremo qui per tutto il tempo che serve, siamo venuti ad aiutare l’Italia».
Il quotidiano racconta che i medici sono sbarcati a Malpensa indossando camice bianco, mascherina filtrante e guanti. E che appena sono atterrati hanno srotolato la bandiera cubana.
Ancora Perez Diez:
«Per noi la patria è l’umanità e quindi andiamo dove è necessario andare: la nostra è una formazione medica non solo scientifica ma soprattutto legata all’umanesimo. Le nostre famiglie hanno accolto senza alcun problema la nostra scelta di venire in Italia a aiutare nella lotta al coronavirus: loro sanno e comprendono perfettamente che quando succedono cose come questa, noi medici dobbiamo andare ad aiutare lì dove serve. Sono pienamente consapevoli di questo».
Il team ha un’età media di 49 anni. E’ composto da un responsabile della logistica e del coordinamento, 23 medici specialisti in medicina generale (tre pneumologi, tre intensivisti, tre specialisti in malattie infettive e altri tre specialisti di emergenza), sette infermieri intensivisti e otto specializzati in emergenze. Alcuni dei componenti l’equipe hanno lavorato in Africa nel 2014 durante l’epidemia di Ebola.