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Gaetano: “Cremona al centro dell’emergenza. Ho pensato di rientrare, ma sarebbe stato pericoloso”

Intervista al CorMez: “Ho sempre cercato di mantenere la calma, di attenermi scrupolosamente alle regole, Ma confesso che ci sono stati momenti di grande sconforto”

Gaetano: “Cremona al centro dell’emergenza. Ho pensato di rientrare, ma sarebbe stato pericoloso”

Il Corriere del Mezzogiorno intervista il calciatore del Napoli Gianluca Gaetano. In prestito alla Cremonese, vive da Cremona il dramma dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

“A Cremona è stato un dramma, ho sempre cercato di mantenere la calma, di attenermi scrupolosamente alle regole. Ma confesso che ci sono stati momenti di grande sconforto. La città si è data da fare subito, la Cremonese ha anche sostenuto economicamente la costruzione di un ospedale da campo”.

Anche Gaetano ha offerto il suo sostegno all’ospedale Cotugno, con una donazione. Racconta della partita del 22 febbraio ad Ascoli, rinviata a mezz’ora dal fischio di inizio. Dice che non c’era, tra i giocatori, la percezione di ciò che stava accadendo.

“Anzi, ero anche arrabbiato, avevamo già raggiunto lo stadio, la concentrazione era a mille. Volevo scendere in campo per la mia squadra e poi il dietrofront. In quei giorni il Coronavirus ci veniva raccontato come un’influenza. Una emergenza da tenere sotto controllo. Nessuno credo immaginasse la portata che avrebbe avuto”.

Poi sono continuati gli allenamenti, pur se con tutte le precauzioni del caso. Ma lo stop è stato un sollievo.

Gaetano è rimasto a Cremona, con la sua fidanzata. Ammette di aver pensato di rientrare a casa, a Napoli.

“Ma è stato soltanto il pensiero di un momento. Con la mia fidanzata ci siamo detti che sarebbe stato pericoloso, per noi e soprattutto per le persone che avremmo incontrato. Il momento è difficilissimo, nessuno dovrebbe muoversi di casa. Soltanto così, secondo me, è possibile vedere la luce in questo tremendo buco nero”.

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