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Il cordoglio dei giornali nell’annunciare che il caso Parma-Napoli è chiuso

Il cordoglio dei giornali nell’annunciare che il caso Parma-Napoli è chiuso

“È con profondo cordoglio che stiamo per annunciarvi che il caso è chiuso, che dobbiamo interrompere le nostre lezioncina di etica ai napoletani. Ahinoi Donadoni ha fatto retromarcia, mannaggia a lui”. È quel che i quotidiani avrebbero voluto scrivere, ma c’è pur sempre una forma da dover rispettare. E così oggi sono scomparsi sermoni a firma Crosetti e Garlando (non si occupano più loro della questione). Repubblica si affida a un pezzo di cronaca senza commento in cui Marco Azzi scrive che al massimo Higuain e Mirante potranno beccarsi una squalifica dal giudice sportivo. Anche la Gazzetta si affida alla cronaca, firmata Alessandro Catapano. Le campane suonano a morto: “Per la giustizia sportiva il caso non c’è”. Non si riscontra alcuna ipotesi di illecito. Una piccola soddisfazione arriva in conclusione, dopo aver purtoppo registrato la retromarcia di Donadoni: “Altra cosa sarebbe riflettere sull’ineleganza dei giocatori del Napoli”. Sempre senza averli ascoltati eh, sempre prendendo per oro colato le dichiarazioni (poi ritrattate) di Donadoni e di Mirante. Ah a proposito, pare che la rinvii la conferenza stampa. Le grandi firme della Gazzetta si sono astenute dai commenti, ieri Cerruti aveva persino chiesto a Radiouno sanzioni per il Napoli. L’analisi è affidata ad Andrea Masala che invero bacchetta i ripensamenti del giorno dopo. “Se davvero Donadoni – scrive – ha visto e sentito porcherie, continui dritto per la sua strada, non ha bisogno di altri dribbling per la standing ovation. Altrimenti adeguiamoci tutti all’andazzo italico del «tengo famiglia», del «volemose bene»”. Aggiungiamo, ci perdoni la Gazzetta, un altro andazzo italico, quello di condannare le persone prima ancora di processarle. O, ancora, lanciare accuse senza fondamento. Si chiama calunnia. E diffamazione.    

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