Lucia Azzolina intervistata da Floris: “I dati della didattica a distanza sono confortanti. Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe. Ho invitato gli studenti a studiare ancora di più”
Ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, intervistata da Giovanni Floris, ha chiarito alcuni punti sull’anno scolastico in emergenza da Covid-19.
Innanzitutto, le scuole riapriranno solo
“quando avremo la certezza che il quadro epidemiologico dell’Italia ci permetterà di mandare gli studenti a scuola in massima sicurezza”.
Se le porte degli istituti scolastici resteranno chiusi anche oltre il 3 aprile lo diranno “le autorità sanitarie”.
La ministra ha escluso che l’anno scolastico subisca allungamenti. Sarà valido anche se compiuto come sta procedendo.
“Ci sono studenti e docenti che stanno facendo più di quello che facevano in classe. Ho invitato gli studenti a studiare ancora di più. Devono essere responsabili, seri e rigorosi. Non parlerei di sei politico”.
Ed ha aggiunto:
“Abbiamo attivato un monitoraggio come ministero dell’Istruzione per vedere esattamente dove si sta facendo didattica a distanza e i dati sono molto, molto confortanti”.
La Azzolina ha ammesso che il problema dell’esame di Stato è delicato.
“Sto prospettando al ministero diversi scenari, in base a quando le scuole riapriranno. L’esame sarà serio ma terrà in considerazione l’emergenza e sarà tarato sugli apprendimenti raggiunti”.