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Repubblica: Le sarte napoletane che fanno le mascherine per gli ospedali

Producono mascherine in stoffa sterilizzabili, hanno già consegnato al Santobono e al Pellegrini, ora tocca ai volontari Gesco

Repubblica: Le sarte napoletane che fanno le mascherine per gli ospedali
Sono Angela e Rossella le sarte di cui scrive oggi Repubblica che stanno confezionando mascherine per gli ospedali napoletani.
«Io e la mia amica Rossella Di Paolo amiamo cucire, è la nostra passione e qualche giorno fa abbiamo sentito che i medici degli ospedali erano privi di mascherine. Volevamo renderci utili e abbiamo cominciato a cucirle, seguendo le istruzioni di un nostro amico medico. Ho cominciato a distribuirle dalla finestra di casa ai vecchietti che vedevo passare con i fazzoletti sulla bocca…» . Producono le prime ed è un successo. Sono colorate, resistenti, bellissime. Arrivano le richieste: un medico del Santobono dice che le userebbero volentieri, sono rimasti senza in reparto. «Ne abbiamo prodotte 60 per loro – ricorda Angela – è stata dura ma alla fine ce l’abbiamo fatta» . Poi è arrivato il Pellegrini, a cui le hanno consegnate due giorni fa.
Hanno già realizzato 300 mascherine, un vero traguardo, ma adesso i materiali cominciano a scarseggiare e così si è ricorsi al passaparola per reperirne in giro
Da ieri è scattata la ricerca di tessuti, elastici e materiale: il tessuto, scovato negli armadi delle due donne, è finito e ne serve altro. Un passaparola che già dà risultati. «Aspettiamo delle vecchie tovaglie che ci hanno promesso delle amiche, ci hanno parlato di una fabbrica che potrebbe donarci degli elastici… siamo felici, si sta creando una rete di solidarietà. Non avevamo dubbi sulla generosità dei napoletani. In tempi di mancanza di contatti, ora che mancano i sorrisi, almeno possiamo tendere idealmente la mano, offrendo il nostro contributo».
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