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«Mi stupisce e mi inquieta la fragilità del sistema industriale lombardo nel produrre mascherine»

Il Corriere Brescia intervista il sindaco cittadino, Emilio Del Bono: «Nei quartieri popolari, dove c’è maggiore socialità, si riscontrano più casi, ma crescita omogenea preoccupante in tutta la città» 

«Mi stupisce e mi inquieta la fragilità del sistema industriale lombardo nel produrre mascherine»

Sul Corriere Brescia un’intervista a Emilio Del Bono, sindaco cittadino. Ieri la provincia di Brescia ha registrato 433 nuovi casi di Covid-19, superando Bergamo, per la quale i contagi sono stati 344. I positivi bresciani sono in tutto 2748.

Il sindaco racconta quali sono gli ultimi provvedimenti presi dalla giunta cittadina per arginare i contagi. Ieri anche i cimiteri sono stati chiusi.

«Devo dire che sono pochissimi i bresciani che non si attengono alle regole. Alla Polizia locale e alle forze dell’ordine è capitato di dover disperdere piccoli gruppi di persone e di chiudere due locali per i quali è scattata la denuncia. Continueremo su questa strada. Ai miei cittadini ripeto: state in casa, ne va della salute di tutti».

Sono soprattutto i quartieri più popolari a registrare il maggior numero di positivi.

«È logico che dove c’è maggiore socialità si riscontrino più casi ma non abbiamo un quartiere che ha i numeri di Orzinuovi, tanto per intenderci. C’è una crescita omogenea preoccupante un po’ in tutta la città».

Il sindaco commenta la mancanza di mascherine in Lombardia.

«Mi stupisce e mi inquieta la fragilità del sistema industriale lombardo, uno dei più efficienti d’Europa, nel produrre un numero non sufficiente di respiratori e mascherine».

E contesta la mancata chiusura di tutto il sistema produttivo.

«Si doveva chiudere l’intero sistema produttivo ad eccezione della filiera alimentare, sanitaria e dei servizi di prima necessita. Credo che anche Confindustria avrebbe potuto essere più coraggiosa nel chiedere misure straordinarie».

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