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Pandev, Behrami, Dzemaili, Fernandez: era davvero meglio tenerli a Napoli?

Pandev, Behrami, Dzemaili, Fernandez: era davvero meglio tenerli a Napoli?

La cocente sconfitta di Verona e la contemporanea vittoria della Lazio a Torino, che ha fatto scivolare il Napoli al quarto posto, hanno riportato alla ribalta un grande classico: la recriminazione sul mercato estivo. Sul quale si può dire tutto e il contrario di tutto, senza controprove. E così c’è anche chi arriva a rimpiangere qualcuno dei grandi scarti del Napoli nell’anno solare 2014: da Paolo Cannavaro a Valon Behrami, da Federico Fernandez a Blerim Dzemaili e Goran Pandev. Ma che fine hanno effettivamente fatto i nostri (ex) eroi?

Partiamo proprio dai due giocatori ceduti a quello che doveva essere il Galatasaray di Prandelli, poi rimpiazzato da Hamzaoglu, tornando in corsa per la conquista del campionato e ancora in lizza nella Coppa turca. Il 28enne svizzero e il 31enne macedone furono considerati “regalati”: poco meno di 3 milioni per accaparrarsi entrambi, pagati invece rispettivamente 9 e 7,5 milioni da Parma e Inter. Ma il loro ruolino di marcia, seppur in un torneo decisamente minore, è stato alquanto deludente. Dzemaili vanta in campionato 10 presenze, con 0 gol e 2 gialli. Nelle sue uniche tre gare da titolare, tutte nella disastrosa era Prandelli, la squadra ha vinto una sola volta. Poi l’infortunio alla coscia a metà novembre, e il rientro a febbraio da comprimario, con il Galatasaray risalito al secondo posto, a due punti dalla capolista Besiktas (impegnata in Europa League come il Napoli). 

Ancora più avvilente il bilancio di Pandev, che nel frattempo è stato preso dal Genoa in prestito gratuito da giugno. In terra turca l’ex attaccante del triplete interista ha totalizzato appena due scampoli di partita in campionato (alla seconda e alla terza giornata…), ed è stato “l’eroe” della coppa turca, dove il Gala è ancora in corsa anche grazie ai suoi 7 gol in 8 partite. I due ex napoletani sono anche stati loro malgrado protagonisti della pessima Champions League della squadra di Istanbul: 4 presenze per Dzemaili (con tre ammonizioni), 3 per Pandev. Per loro solo batoste (per tre volte il Gala ha preso 4 gol da Borussia e Arsenal) e un misero pareggio in casa contro l’Anderlecht.

Non è andata meglio a un altro “epurato” di Benitez: Valon Behrami doveva essere uno dei punti di forza dell’ambizioso Amburgo di Josef Zinnbauer, che invece in Bundesliga dopo 25 giornate è quart’ultimo con 25 punti, a un passo dalla zona retrocessione e ad appena +5 dallo Stoccarda fanalino di coda (e a -39 dalla capolista Bayern, dalla quale è stato eliminato in Coppa con un sonoro 5-0). Behrami, che a febbraio si è operato al ginocchio saltando diverse partite, è stato acquistato dai tedeschi per 3,5 milioni, dopo che il Napoli lo aveva pagato 8 milioni alla Fiorentina. Il centrocampista svizzero ha dunque totalizzato 18 presenze, quasi tutte da titolare, e ha festeggiato proprio sabato scorso il suo ritorno in campo dal primo minuto e la contestuale fascia di capitano, che indossò anche a Napoli ma che questa volta non gli ha decisamente portato bene: Amburgo stecchito 3-0 dall’Hoffenheim e sempre più in crisi. Per Behrami da segnalare 6 gialli: uno ogni tre gare giocate.

L’unica vera plusvalenza il Napoli l’ha invece realizzata con la cessione di Federico Fernandez allo Swansea: 10 milioni nelle casse della società partenopea, che ne aveva sborsati appena 3,3 all’Estudiantes per il difensore della Nazionale argentina. “El pajaro” ha giocato in Premier League 19 partite, tutte da titolare e per 90 minuti tranne in occasione del 4-2 rimediato contro il Chelsea. Non ha mai segnato, ma ha saputo controllare la propria irruenza: zero cartellini per lui finora. Forse un atteggiamento fin troppo morbido, visto che con lui in campo lo Swansea, che pure viaggia tranquillo a metà classifica con 40 punti in 29 partite, ha vinto solo 6 partite: meno di una ogni tre. La squadra gallese è stata eliminata da tutte le coppe.

Ci è invece più che nota la nuova vita di Paolo Cannavaro al Sassuolo: l’ex capitano azzurro, indimenticabile eroe della risalita dalla C alla Champions e della prima delle ultime due Coppe Italia, è finito in Emilia in prestito con opzione per il riscatto, che probabilmente verrà esercitata sulla base di circa 1 milione di euro. Per lui quest’anno 16 partite in serie A, poi l’infortunio ai flessori della coscia destra rimediato proprio nella gara del San Paolo contro il suo Napoli, tre settimane fa. Tornerà a metà aprile, contribuendo con la sua esperienza alla tranquilla salvezza del Sassuolo. 
Giuseppe Baselice

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