Mentre il Napoli assorbe la batosta di Verona, dall’altra parte delle Alpi il dimenticato Maxime Gonalons, che la scorsa estate sarebbe dovuto diventare il titolare di una maglia a centrocampo, mette un altro tassello verso la conquista del campionato francese con il suo Lione.
Un’impresa che sta passando persino sotto silenzio: mentre ovunque in Europa dominano le grandi favorite (Chelsea, Bayern, Juventus, Barça-Real), in Francia il Psg che fa miracoli in Champions perde 3-2 a Bordeaux, mentre il Lione resiste a Marsiglia (0-0), portando a casa il punto che gli consente di averne ora due di vantaggio sulla corazzata degli sceicchi. Mancano nove giornate al termine e la squadra di Gonalons è uscita indenne dal suo ultimo scontro diretto (il Marsiglia è terzo a 4 punti): ora ha il destino nelle sue mani, mentre la squadra di Blanc tra due giornate dovrà a sua volta passare l’esame del Velodrome, e in mezzo avrà i quarti di Champions League.
La giornata non è stata esente da polemiche arbitrali, anche feroci: prima, a Bordeaux, Zlatan Ibrahimovic ha preso malissimo la sconfitta inveendo nel dopogara (ripreso dalla telecamere) contro l’arbitraggio e contro tutta la Francia: “Questo Paese di m… non merita il Psg!”. Poi lo svedese ha chiesto scusa ma in serata a Marsiglia è accaduto di peggio: il Marsiglia segna il gol dell’1-0, l’arbitro non vede e poco dopo espelle (giustamente) il terzino Morel per un fallo assassino proprio su Gonalons. Il quale a fine partita, qualora ce ne fosse stato bisogno, ha fatto capire che non lascerà Lione neanche la prossima «Se otteniamo la Champions non mi muovo», ha detto il centrocampista che dopo essere stato chiesto da Benitez è entrato nel mirino dell’Arsenal e che secondo il sito Transfermarkt vale ora almeno 15 milioni, anche se secondo la stampa francese il presidente Aulas – dopo avergli rinnovato il contratto fino al 2018 – potrebbe chiederne anche 20, quelli che servirebbero a colmare il rosso in bilancio.
Gonalons sta giocando una delle sue migliori stagioni, trascinando il Lione verso un’impresa che sembrava impronosticabile ad agosto. Non tanto nei numeri (27 partite in campionato, 0 gol e 1 assist), quanto nella leadership: il 26enne Maxime è il capitano della squadra e ha nei suoi sapienti piedi le chiavi del centrocampo. Proprio quello che sarebbe servito al Napoli che in quel ruolo ha assistito all’involuzione di Jorginho e alla non completa affidabilità di Inler. La qualità e la personalità hanno anche consentito a Gonalons di ritrovare la convocazione in nazionale: lui che esordì a 22 anni in Francia-Usa e che vanta 6 presenze (ma non è stato portato al Mondiale 2014), è stato nuovamente convocato da Didier Deschamps per le due amichevoli di novembre contro Albania e Svezia (la Francia disputa solo amichevoli perché è qualificata d’ufficio a Euro 2016 in qualità di Paese ospitate): 1-1 e 1-0 i risultati, con il leader del Lione capolista rimasto sempre in panchina. In quel ruolo è chiuso da gente come Cabaye e Pogba, ma è rientrato nel giro che conta. Non è che Benitez ci aveva visto giusto?
Giuseppe Baselice