È un’ossessione che assorbe tutte le discussioni di questi giorni e non permette alla squadra di avere la giusta serenità per concentrarsi sulle partite
Quello del Napoli è un film che non appassiona più lo spettatore, secondo la Gazzetta dello Sport. Un western in cui i protagonisti sono immobili, pistole alla mano, in attesa di chi farà la prima mossa. L’ambiente è pesante, asfissiante, ma non a causa del ritiro
Non è tanto la clausura da ritiro il problema, piuttosto l’ossessione per quelle multe in arrivo. O per lo meno che pendono su presente e futuro in una catena ineluttabile di avvenimenti che Aurelio De Laurentiis non ha intenzione di interrompere, anche a costo di farsi realmente male nelle conseguenze.
Un’idea continua, ossessiva, che non abbandona mai i calciatori, preoccupati per stabilire come procedere e anche per cosa potrebbe accadere dopo riguardo alla possibilità che il presidente chieda anche i danni per i diritti d’immagine
la questione che assorbe la discussione dei giocatori in questi giorni è: sarà il caso tutti e 24 di richiedere lo stesso arbitro di parte, presentandosi uniti; oppure questa può diventare un’arma a doppio taglio che il presidente è pronto a sfruttare a proprio favore?
Insomma da quando il presidente ha deciso che tutti andavano puniti per l’ammutinamento, tra i calciatori nello spogliatoio del Napoli c’è un unico pensiero, quello relativo alle multe