Il mio Udinese – Napoli
– In piena tempesta masochistica, invece di spegnere televisione, computer e testa, ho continuato a guardare i servizi, le interviste e i commenti su facebook.
– Mi sono dunque sorbito i necrologi e i manifesti fallimentari su Sky, evitando però quelli delle nostre tv locali perché abito sempre al quarto piano.
– Mi sono sorbito le considerazioni post gara di Stramaccioni che si è presentato alle telecamere con quella usuale boccuccia sporgente da carpa come usano fare le donzelle sui social per i selfie.
– Mi sono sorbito Massimo Mauro che, anche se stavolta non ha messo il dito nella piaga come ama fare, resta sempre una cassetta di susine sullo stomaco.
– Mi sono sorbito due giorni infernali a partire dalla vittoria della Juve a Milano arbitrata dallo juventino Rizzoli con la telecronaca dello juventino Caressa e dello juventino Bergomi per poi passare al meraviglioso Chievo di Bardi che le ha buscate dal Parma e infine alla nostra desolante sconfitta con la telecronaca dello juventino Marocchi e tal Gentile che dapprincipio ho scambiato per lo juventino Claudio.
– Mi sono sorbito ancora una volta Kone che quando gioca contro di noi sembra essere impossessato dall’anima di Chiellini.
– Mi sono sorbito una sconfitta contro una squadra che ha adottato il modulo Inzaghi e la faccia di Stramaccioni che con quello sguardo inebetito e il dito sul mento sembra sempre che stia lì lì per partorire una nuova idea per sconfiggere l’ebola nel mondo.
– Mi sono sorbito ancora una volta Brivitos a sinistra che, a dirla tutta, ha solo commesso alcuni dei soliti scempi.
– Mi sono sorbito Michu che attualmente paragono ai miei nani da giardino a cui ogni giorno chiedo: ma a che cazzo servite?
– Mi sono sorbito le danze di Zuzu venti metri più avanti, che, a ciascuno la propria passione, in caso di gol, aveva promesso che sarebbe corso in tribuna ad abbracciare don Lurio.
– Mi sono sorbito le critiche al giovane Kulì, che senza quell’errore sarebbe stato il migliore in campo, che, a ciascuno le proprie misure, in caso di gol, aveva promesso che avrebbe tirato fuori dalle mutande il trenino elettrico del figlio.
– Mi sono sorbito le critiche a Insigne che su un calcio d’angolo, inondato dai fischi, il buon Gentile ha dovuto specificare provenissero dai tifosi friulani.
– Mi sono sorbito le ironie su David Lopez, manco fosse Esteban Lopez.
– Mi sono sorbito le ironie su Gargano manco fosse Rossitto.
– Mi sono sorbito ancora Marocchi che ha esordito: quando il Napoli prende gol difficilmente recupera.
– Mi sono sorbito la penna di Benitez con il logo della Champions che mi ha provocato lo stesso dolore dell’autogol di Ferrario.
– Mi sono sorbito una sconfitta nata da una sola azione pericolosa in 90 minuti, tra l’altro per l’ennesima volta da calcio da fermo.
– Mi sono sorbito una sconfitta con Rafael da s.v.
– Mi sono sorbito le immancabili critiche a Higuain che quando si vince è “ma questo che ci fa a Napoli?” e quando si perde è “è scontento, si vede, se ne vuole andare e non sarà mai Cavani”.
– Mi sono sorbito i non cross di Maggio e i non tiri di Insigne.
– Mi sono sorbito “Mertens è giocatore degli ultimi 20 minuti”. Ah, no, questa no.
– Mi sono sorbito il solito “è colpa della campagna acquisti che non c’è stata”, anche se poi penso che con Chievo e contro questa Udinese si vince pure con la Beretti.
– Mi sono sorbito “il mister doveva dimettersi”, come se tutti i giocatori avessero deciso di venire a Napoli per Pecchia o Edo lo spacca vetri.
– Mi sono sorbito “allo stadio c’erano Spalletti e Reja, chiaro no? Però io vorrei Guidolin
– Mi sono sorbito divertiti “io l’avevo detto” come se aver previsto questo limbo fosse gratificante ed esentasse dal voltastomaco e dai 3 punti in classifica.
– Mi sono sorbito “pure a Udine stanno facendo lo stadio nuovo”.
– Mi sono sorbito “però deve cambiare modulo perché la fase difensiva è disastrosa” per poi piazzare 7 difensori e perdere efficacia in fase offensiva. E perdere lo stesso la partita.
– Mi sono sorbito l’ennesimo pacco che l’Udinese ci rifila.
– Mi sono sorbito Di Natale che la prima palla l’ha toccata al 41′ spedendola a Trieste e che comunque contro di noi vince da quando la Loren aveva 15 anni.
– Mi sono sorbito Tagliavento, uno dei peggiori arbitri della storia. Pure il mio Pisolo da giardino, che non so ancora a cosa serva, arbitra meglio di lui. Uno che mai ci ha fatto bene e che ci ha fischiato la prima punizione al 70′. Ma è un dettaglio irrilevante.
– Mi sono sorbito l’ennesima catena di Sant’Antonio quotidiana su fb “quali sono i 10 momenti negativi del Napoli che hai vissuto peggio?” aè, 10? allora mi volete sfottere? Ci vorrebbe un papiro. E la sconfitta di ieri non rientra nemmeno tra le prime 30.
– Mi sono sorbito gli “è finita, non ci risolleveremo mai più”.
– Mi sono sorbito l’Inter, l’indigesto Verona e il gongolante Mandorlini in serata.
– Mi sono sorbito sms di amici napoletani che odiano Benitez (che comunque odiavano Mazzarri e che odiavano Reja e che odiavano Bianchi e Rambone) come se sfottere me, risollevasse la loro situazione infima che poi non si discosta dalla mia.
– Non mi sono sorbito i soliti sms di sfottò dei soliti amici juventini. E questa ritengo sia forse la cosa più indicativa e grave. Ci ignorano. Giustamente.
– La mia fede è incrollabile, ora ne sono certo e sento, dopo il pomeriggio avvilente di ieri, di aver pagato tutti gli “sfravicamenti” del caso. Sento che per quest’anno abbia dato a sufficienza, ma mo’ basta.
Basta disastri, basta spugne e basta piagnistei. Ripartiamo. Altro non si può fare.
Altrimenti, nel caso non bastasse, c’è Canale 31 e il terrazzo al quarto piano.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani