Il direttore del Corsport: l’allenatore si aspettava un processo di maturazione che non c’è stato. La squadra ha bisogno di cose semplici
Sul Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni ipotizza che la partita del Napoli a Torino, domenica, sarà un punto di svolta per Carlo Ancelotti.
Il mister, sostiene Zazzaroni, deciderà di concludere la sua esperienza nel Napoli, a maggio, se la squadra non dovesse dargli delle risposte concrete. Insomma, se ci sarà un nuovo passo indietro, Ancelotti se ne andrà.
Se l’obiettivo è lo scudetto, la partita di domenica sarà già decisiva. In sei giornate il Napoli si è fatto distanziare 4 punti dalla Juve e 6 da Conte:
“una sconfitta, ma anche un pareggio, prima della sosta, qualsiasi risultato possa uscire da San Siro, inciderebbe pesantemente sull’umore del gruppo e su quello della piazza, peraltro già abbastanza sfiduciata e diffidente, costringendo il Napoli-squadra a inseguimenti che, per quanto si è visto, non sembra in grado di produrre”.
Dopo la vittoria sul Brescia, arrivata con grande sofferenza, Ancelotti ha strigliato i suoi cercando di stimolare una presa di coscienza delle aspettative di tifosi e società e ha anche preso decisioni importanti, come quella di spedire Insigne in tribuna. Ma la risposta che ha ricevuto in Belgio è stata sconsolante.
Ora bisogna capire se è possibile colmare la distanza tra il Napoli che ha battuto il Liverpool e quello che si è visto con Cagliari, Brescia e Genk.
Questo Napoli, scrive Zazzaroni, è tecnicamente attrezzato ma difetta in personalità. Forse Ancelotti potrebbe essere costretto a chiamare i suoi a compiti più semplici. Non nel senso di modulo o disposizione sul campo, scrive Zazzaroni, anche se il pensiero va al 4-3-3 (lui lo scrive)
“sospetto tuttavia che una maggiore stabilità potrebbe giovare a un gruppo che denuncia ancora ritardi nel processo di maturazione”