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La Germania batte l’Argentina più bella ed è campione del mondo

Non è bastata la più bella Argentina di questo Mondiale, nella finalissima al Maracanà, coraggiosa, audace, difesa e attacco, irriducibile, ma imperdonabile nelle due occasioni da gol fallite da Higuain e Palacio, per battere la Germania, questa poderosa e insistente macchina di gioco che, alla fine, nel secondo tempo supplementare, con Angela Merkel in tribuna, ha conquistato i sei chili d’oro del mezzo metro della Coppa Fifa con un gol di Goetze, il meno considerato dei suoi attaccanti, entrato all’88’ per il vecchio Klose.Germania campione del mondo per la quarta volta, come l’Italia, otto volte finalista.Lo strappo di Schuerrle a sinistra travolgeva la resistenza di Zabaleta e sul suo cross, che sorvolava Demichelis, Goetze controllava di petto e girava irresistibilmente in rete col piede mancino (113’).Cadeva in piedi l’Argentina che ha sorpreso per la qualità del suo gioco, non più catenacciaro e sparagnino, ma votato anche all’attacco con Higuain che batteva fuori la palla-gol regalatagli da Kroos (20’), con Messi che concludeva oltre il palo lungo un’altra palla da rete (47’), con Palacio (77’ subentrato a Higuain) che saltava con un pallonetto Neuer ma il pallone si spegneva fuori (97’), l’ultima grande possibilità dell’Albiceleste.E’ mancato Di Maria, infortunato, all’Argentina. All’ultimo momento è mancato Khedira ai tedeschi. In campo Kramer che si infortunava dopo mezz’ora e cedeva il campo a Schuerrle per una Germania a quattro attaccanti.I panzer non sono stati mai veramente pericolosi se si eccettua il palo centrato da Hummels di testa sul corner di Kroos (45’). Ma la Germania è stata paziente, testarda, forse anche monotona, con un giro-palla continuo per stanare l’Argentina che era superba nel contenimento col solito Mascherano, paladino della difesa, con Zabaleta e Rojo imbattibili, con Garay e Demichelis baluardi in area.L’Argentina non badava solo a difendersi. La difesa alta dei tedeschi la invitava a schizzare avanti. Era fantastico Lavezzi nel recupero della palla, nel portarla verso l’area della Germania, prendendo falli e facendone, tenace, caparbio. Un po’ fermo Higuain che ha avuto tre palloni d’oro nel match, il diagonale fuori (4’), il gol fallito (20’), un gol di rapina ma in offside (28’).L’Argentina c’era a tutto campo, ma la Germania resisteva, riprendeva sempre a giocare, Lahm inesauribile a destra, Hoewedes che scendeva a sinistra, Schweinsteiger e Kroos che cucivano e ricucivano il gioco a metà campo. Un po’ in ombra Mueller, ma che gran lavoro faceva su tutto il fronte offensivo alle spalle di Klose, chiuso da Garay.E Messi, direte? Non stava bene, si toccava continuamente la gamba sinistra. Entrava in partita a corrente alternata, braccato da tre marcatori a centrocampo, chiuso sul corridoio del gol. Una partita di sacrificio, umile, mai intensa. Però con quella grande penetrazione a destra nell’area di Neuer saltando il portiere, ma Boateng salvava. Con quel diagonale di poco a lato (47’). Con quel tiro a giro fuori (74’). Con le “imbucate” per Palacio (78’) e Aguero (84’) che i due non sfruttavano. Con gli ultimi minuti delle due ore di gioco in cui cercava il colpo del campione per andare almeno ai rigori dopo il gol di Goetze. Il colpo di testa alto (117’), la punizione altissima (120’). L’orgoglio stanco di un campione giunto alla finalissima non ne pieno delle condizioni.E’ stato gigantesco ancora una volta Mascherano. Zabaleta con Lavezzi sono stati i migliori del primo tempo. Perez sacrificato sulle discese di Lahm. Continuo il lavoro di tamponamento del laziale Biglia. Aveva coraggio e gioco l’Argentina, tesa verso la sua terza Coppa in cinque finali.Non c’è stata la rivincita sulla finalissima di Roma che la Germania sgraffignò all’Albicelste di Maradona con un regalo dell’arbitro. Ma, stavolta, almeno la vittoria della Germania è stata sincera, crudele ma sincera, anche se ha vinto con l’unico vero tiro in porta dopo il palo di Hummels e qualche facile parata di Romero.Il Mondiale è finito. Per la prima volta una nazionale europea conquista la Coppa del mondo in Sudamerica. La Germania, alla fine, l’ha meritata.Il match di Rio de Janeiro era fra l’attacco più forte contro la difesa meno battuta del torneo. E’ bastato un solo gol per vincere.Non è stata brillante, la Germania, sorpresa e intralciata dal gioco serrato degli argentini, pronti a rubar palla, decisi nei contrasti, per niente intimoriti dalla stazza fisica dei tedeschi, ben disposti in campo.L’Argentina era ancora viva, battagliera, sicura quando è caduta sulla prodezza di Goetze.Mimmo CarratelliGERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Hummels, Hoewedes; Kramer (31’ Schuerrle), Schweinsteiger; Kroos, Mueller, Ozil (119’ Mertesacker); Klose (88’ Goetze).ARGENTINA (4-4-1-1): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Lavezzi (46’ Aguero), Mascherano, Biglia, Perez (86’ Gago); Messi; Higuain (77’ Palacio).ARBITRO: Rizzoli (Italia).RETI: 113’ Goetze. ALBO D’ORO.1930 Uruguay. 1934 Italia. 1938 Italia. 1950 Uruguay. 1954 Germania. 1959 Brasile. 1962 Brasile. 1966 Inghilterra. 1970 Brasile. 1974 Germania. 1978 Argentina. 1982 Italia. 1986 Argentina. 1990 Germania. 1994 Brasile. 1998 Francia. 2002 Brasile. 2006 Italia. 2010 Spagna. 2014 Germania.

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