Le lacrime del Brasile non hanno fine. Nella partita per il terzo posto, tra le ex regine dal calcio bailado e del football totale, gli olandesi fanno maledettamente sul serio (3-0) frantumando la difesa sbandata dei brasiliani (nonostante il rientro di Thiago Silva dalla squalifica).Un errore dell’arbitro (il rigore dell’1-0), un errore di David Luiz (rinvio corto in area sul 2-0) e la disattenzione finale su Wijnaldum (3-0) e la partita se ne va. Il Brasile resta in ginocchio. Dieci gol nel sacco in due gare. Non è più il Brasile, non è niente. Una favola finisce. Nubi nere all’orizzonte.L’Olanda colpisce senza pietà un avversario ancora in balia del disordine tattico e della confusione che ha cercato di sopravvivere con gli spunti di Oscar e le discese di Maicon, ma è stato braccato in ogni zona del campo dagli olandesi, pronti a prendere palla e partire come frecce, difficilmente superabili nei contrasti.Inesistente la linea mediana composta da Luiz Gustavo e Paulinho, marcati a uomo da Wijnaldum e Clasie, finendo entrambi fuori partita. Jo non è peggio di Fred, ma non è neanche meglio. Tutto fumo e zazzera africana Willian. Impalpabile Ramires. I cambi di Scolari non hanno scosso la squadra.Nell’Olanda, compatta, attenta, con marcature a uomo in ogni zona del campo, è Robben che accende la miccia. La sua velocità è micidiale. Da due sue fughe vertiginose nascono i primi due gol dell’Olanda. E persino un “sombrero” difensivo.Nello stadio intitolato a Manè Garrincha di Brasilia, c’è tanto tifo verde-oro per cancellare la notte buia di Belo Horizonte contro i tedeschi. Un canto accorato accompagna l’inno nazionale e c’è l’infortunato Neymer a bordo campo. Paulinho prega. E’ un canto meno vibrante dei giorni felici, appannato dalle lacrime, soffocato da una dolorosa delusione.Scolari fa fuori Marcelo (Maxwell), Hulk (Willian), Fred (Jo). Maxwell al debutto mondiale. L’Olanda ha il giovane Clasie a centrocampo. All’ultimo momento, deve rinunciare a Sneijder (gioca De Guzman).Le annotazioni tecnico-tattiche sono sovrastate dall’immediata intensità della partita.Ed è un match subito crudele per il Brasile perché l’Olanda parte a mille e l’arbitro collabora alla nuova confusione brasiliana. Per la trattenuta (cominciata fuori area) di Thiago Silva a Robben in fuga, Haimoudi assegna il rigore agli olandesi e risparmia Thiago solo ammonito, meritava il “rosso” da ultimo uomo.Van Persie va a segno dal dischetto (3’) e per il Brasile la partita è immediatamente una montagna da scalare.L’Olanda è in campo con grande determinazione. Corre e fa correre la palla. Si raggruppa in difesa sui deboli tentativi del Brasile e schizza in attacco.Kuyt (33 anni) è ancora l’olandese che corre di più, Robben è una furia. L’Olanda non lascia nulla all’avversario. Contrasti decisi a centrocampo, grinta e velocità.Ogni affondo olandese è una sofferenza per la difesa brasiliana, infilata dalla seconda fuga di Robben che apre a destra. Sul cross di De Guzman, il rinvio di David Luiz è corto in area, ripreso dal Blind e trasformato in gol per il raddoppio (16’).Si profila un’altra mattanza per la nazionale brasiliana. Il primo tiro verde-oro è di Oscar, controllato da Cillessen (21’). Il Brasile va a sprazzi con iniziative individuali (Oscar, Maicon, i lanci lunghi dalla difesa).L’Olanda gioca da squadra, elettrizzata da Robben. Aggredisce con i centrocampisti, vola sulle fasce con Kuyt e Blind, contrasta e domina a centrocampo.Nel primo tempo, De Guzman manda alta una invitante palla-gol (30’). Il Brasile non arriva mai ad impegnare Cillessen.La metà campo dell’Olanda sembra in salita tanta è la fatica dei brasiliani a raggiungere l’area olandese. Thiago Silva allarga le braccia per i lanci inutili di David Luiz.La prima fuga di Robben nella ripresa (stroncato da Thiago Silva) mette ancora in crisi il Brasile. E sulla fuga di Van Persie a sinistra (Brasile scoperto) Fernandinho appena entrato (46’ per Luiz Gustavo) deve abbattere l’olandese. Va fuori anche l’altro mediano brasiliano (57’ Hernanes per Paulinho).Il tiro di Ramires va poco fuori (59’) ed è finalmente un lampo brasiliano, senza seguito. Ora la nazionale verde-oro attacca, confusamente, ma attacca. L’Olanda si chiude compatta.Sembra da rigore l’intervento di Blind su Oscar, ma l’arbitro ammonisce il brasiliano per simulazione (69’). Per il Brasile non gira niente a favore.Entra Janmaat sulla destra della difesa per Blind infortunato (70’), Kuyt si sposta a sinistra. E si rivede Hulk (73’ per Ramires) che sballa a lato un gran tiro (75’). Frustrazione totale. A Cillessen il Brasile non ha fatto neanche il solletico.Sul corner di Robben, Kuyt anticipa di testa Julio Cesar ma colpisce fuori mancando il terzo gol olandese (86’) che verrà dopo.Esce Clasie, tra i protagonisti, infortunato (89’ Veltman).E per il Brasile è ancora più notte. Incassa il terzo gol di Wijnaldum sul cross basso di Janmaat (91’), nessuno a marcare il realizzatore olandese.Van Gaal concede una presenza mondiale al portiere trentenne Vorm (93’ per Cillessen). La gran parte dello stadio si ribella ai fischi per il Brasile che esce dal Mondiale a pezzi. L’Olanda ha una squadra che potrà migliorare con l’inserimento dei tanti talenti di cui dispone.Cala la sera a Brasilia e qualcuno canta tristezza per favore vai via di Astrud Gilberto.Mimmo Carratelli BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Maxwell; Luiz Gustavo (46’ Fernandinho), Paulinho (57’ Hernanes); Ramires (73’ Hulk), Oscar, Willian; Jo.OLANDA (3-4-1-2): Cillessen (93’ Vorm); De Vriij, Vlaar, Martins Indi; Kuyt, Wijnaldum, Clasie (89’ Veltman), Blind (70’ Janmaat); De Guzman; Robben, Van Persie.ARBITRO: Haimoudi (Algeria).RETI: 3’ Van Persie rigore, 16’ Blind, 91’ Wijnaldum. LE TERZE AI MONDIALI.1930 Stati Uniti. 1934 Germania. 1938 Brasile. 1950 Svezia. 1954Austria. 1958 Francia. 1962 Cile. 1966 Portogallo. 1970 Germania. 1974 Polonia. 1978 Brasile. 1982 Polonia. 1986 Francia. 1990 Italia. 1994 Svezia. 1998 Croazia. 2002 Turchia. 2006 Germania. 2010 Germania. 2014 Olanda.
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Mimmo Carratelli
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