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L’Argentina ai rigori in finale contro la Germania

Stavolta è il portiere dell’Argentina Sergio Romero (27 anni, 1,92, detto El Chiquita, portiere della Sampdoria) a decidere la partita. Nella semifinale di San Paolo contro l’Olanda sventa i rigori di Vlaar e Sneijder dopo due ore di gioco senza gol (4-2).Non c’è stata, invece, la sorpresa di Van Gaal a schierare Krul in sostituzione di Cillessen per i rigori decisivi come nel quarto di finale contro la Costa Rica. E Cillessen ha beccato quattro rigori su quattro.L’Argentina ha meritato la finale contro la Germania il 13 luglio al Maracanà per la costante abnegazione con cui si è battuta.A tratti, l’Olanda ha gestito meglio la gara, però una brutta gara, di grande tensione, con le due squadre attestate soprattutto a difendere.Sono mancati in gran parte Messi e Robben, i protagonisti più attesi, spesso fuori dal gioco, Robben mai servito convenientemente.La difesa dell’Argentina è stata magnifica in Garay, Demichelis, Zabaleta, Rojo aiutati splendidamente da Mascherano, protagonista di un gran salvataggio su Robben alla fine dei tempi regolamentari.L’Argentina ha meritato perché, nei tempi supplementari, ha avuto due volte la palla-partita che Palacio e Maxi Rodriguez sprecavano. L’Olanda non è stata mai vicinissima al gol.Senza fantasia, attenta anch’essa a difendere, la nazionale olandese è mancata nella partita decisiva. Il gran correre di Kuyt, il recupero in extremis di De Jong, la palla sempre a Sneijder impreciso, la scarsa incisività di Van Persie, un giro-palla lento e prevedibile, la penetrazione sulla fasce sempre rintuzzata dagli argentini hanno proposto una squadra non più brillante e neanche sicura, mai spavalda.Nell’Argentina, Mascherano è stato lo splendido paladino di una difesa puntuale, inesorabile, mai in affanno.E’ stata un brutta finale. I controlli a uomo a tutto campo hanno inaridito il gioco. La fase difensiva ha preso costantemente il sopravvento. La semifinale di San Paolo poteva essere decisa solo ai rigori.Match blindatissimo, marcature a uomo, De Jong controlla Messi, Garay non cede una palla a Van Persie, Demichelis gioca quasi da libero, Biglia su Sneijder.Primo tempo noioso, un solo tiro in porta (14’ punizione dritta di Messi tra le braccia di Cillessen). Squadre bloccate. L’Olanda fa girare la palla, spesso all’indietro, non affonda mai. Il tempo delle cicale è finita. L’Argentina viene fuori dopo una ventina di minuti, ma è cauta, pilotata da Mascherano, molto attento a coprire ogni zona difensiva. Poco sfruttato il lato di Martins Indi che è il difensore più vulnerabile degli olandesi. Messi ci punta poco.Sabella dirotta presto Perez a sinistra per contrastare Kuyt, inesauribile, con Lavezzi a destra.Ma l’Olanda punge poco sulla sua destra tanto che Robben rimane fuori partita. Non gli arriva mai una palla utile e Rojo ha buon gioco coi raddoppi di Mascherano.Le punizioni dalla distanza di Sneijder e Messi vanno nel mucchio. I difensori olandesi (con pochi argentini in area) respingono, Romero ci mette due volte i pugni.Qualche spunto di Lavezzi, ma i cross finiscono nell’area olandese ben presidiata e con il solo Higuain nei sedici metri.Nella ripresa Janmaat sostituisce Martins Indi (ammonito) e si piazza a destra della difesa con Kuyt a sinistra (c’è sempre Perez a marcarlo).L’impressione è che solo un errore o un calcio piazzato potrà decidere il match. Si gioca a fari spenti nella nebbia del gioco. Prima non prenderle e nessuno accende la luce. Spente le lampadine di Messi e Robben, i giocatori più attesi.Siamo al gioco del ciapa no. Schizza Lavezzi (a destra) sul lancio di Zabaleta, ma Janmaat chiude molto bene di testa su Higuain davanti a Cillessen (58’). L’Argentina non accompagna mai con più uomini l’azione di attacco, rimanendo guardinga a centrocampo.Pericoli per i portieri zero. In campo è tutto scontato. Nessun pallone filtrante.La partita di De Jong, faticosamente recuperato, termina dopo un’ora. Entra Jordy Clasie, 23 anni, centrocampista del Feyenoord, con bella personalità. Tocca a lui il controllo di Messi.L’Olanda comincia a premere di più, ma lo fa con un giro-palla lento. Ora spinge molto a sinistra con Blind e Kuyt. Ignorato Robben sull’altro lato.L’Argentina replica con Rojo e Lavezzi il cui tiro è murato da Vlaar in area. Piccole cose. I guanti dei portieri rimangono freddi.Persino i gol sono fasulli. Sul lancio di Perez la scivolata di Higuain è fantastica, di puro istinto, la palla colpisce l’esterno della rete (75’).La partita torna a morire tra i piedi di due squadre che difendono senza acuti. Persino le punizioni di Messi e Sneijder sono fasulle con traccianti per il fondo campo.Ed ecco il coraggio di Sabella (82’). Dentro Palacio per Perez, stanco per il gran correre, e Aguero per Higuain che era stato tra i più combattivi e meritava di rimanere a fare l’ariete. Resta ancora Lavezzi che si è speso molto avanti e indietro.Senza Perez, l’Argentina perde un incontrista irriducibile a centrocampo, capace anche di andare via e impostare, ma rafforza il fronte offensivo. Sulla carta, quattro attaccanti: Lavezzi, Aguero, Messi e Palacio.L’acuto viene però dalla difesa dell’Albiceleste quando Mascherano manda la palla in corner piombando su Robben, finalmente in area dopo essere sfuggito a Demichelis. Salvataggio fantastico e decisivo (90’).Si va inevitabilmente ai tempi supplementari, per la settima volta in questo Mondiale, mentre piove sempre di più, un velario che aggiunge malinconia sul malinconico match di San Paolo.Ora si gioca proprio sul filo del rasoio. E Van Gaal cala il peso massimo: Huntelaar per Van Persie (96’).Finalmente c’è un tiro di Robben, facile per Romero (98’). Sabella si copre meglio a centrocampo con Maxi Rodriguez per Lavezzi, esausto (100’).Uno spunto di Palacio è vanificato da Aguero che gli restituisce troppo lungo il pallone (108’). Era un contropiede invitante.Intanto, Messi è scomparso dalla partita. Salvo ad accendersi improvvisamente. Scucchiaia un pallonetto per Palacio davanti a Cillessen che l’interista spreca con un debole colpo di testa (115’). E ancora Messi per Maxi Rodriguez che calcia con poca convinzione e Cillessen blocca (117’).Si va ai rigori per la quarta volta in questo Mondiale. Van Gaal ha già impiegato le tre sostituzione e stavolta non tira fuori la sorpresa del portiere. Non può utilizzare Krul, resta Cillessen tra i pali. E la sorpresa è Romero, il portiere della Samp, che para i rigori di Vlaar e Sneijder e lancia l’Argentina in finale.Mimmo Carratelli ARGENTINA (4-4-2): Romero; Zabaleta, Demichelis, Garay, Rojo; Biglia, Mascherano, Perez (82’ Palacio), Lavezzi (100’ Maxi Rodriguez); Messi, Higuain (82’ Aguero).OLANDA (3-4-1-2): Cillessen; De Vrij, Vlaar, Martins Indi (46’ Janmaat); Kuyt, Vijnaldum, De Jong (62’ Clasie), Blind; Sneijder; Robben, Van Persie (96’ Huntelaar).ARBITRO: Cakir (Turchia).RIGORI: Vlaar parato (0-0), Messi gol (0-1), Robben gol (1-1), Garay gol (1-2), Sneijder parato (1-2), Aguero gol (1-3), Kuyt gol (2-3), Maxi Rodriguez gol (2-4). SEMIFINALI.Germania-Brasile 7-1.Argentina-Olanda 4-2 ai rigori. FINALISSIMA.Germania-Argentina, 13 luglio, Rio de Janeiro.FINALE PER IL TERZO POSTO.Brasile-Olanda, 12 luglio, Brasilia.

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