A Fortaleza, il match d’apertura del Girone D fa boom. Il Costa Rica, 28° nel ranking Fifa, abbatte l’Uruguay (3-1) in rimonta. Il risultato favorisce Italia e Inghilterra che sono nello stesso girone.Un gran tonfo per l’Uruguay, inaspettato. Espulso Maxi Pereira (fallo su Campbell) al 90’: salterà il match con l’Inghilterra.La nazionale centroamericana ha giocato con grande disinvoltura, manovrando meglio, con un buon possesso-palla. Attestata su due linee difensive, si è distesa in attacco con insistenza puntando sulla qualità e sulla forza fisica di Campbell, centravanti nell’Arsenal, e avanzando con gli esterni di difesa (soprattutto Gamboa, micidiale sulla destra) e di centrocampo.L’Uruguay, senza Luis Suarez, la sua punta più temibile, è stato una grossa delusione. Il centravanti del Liverpool sarebbe pronto per le gare successive.La “Celeste” non sarà mai una squadra spettacolare. Non ha la gioia del gioco, ma bada al sodo e al risultato che stavolta è mancato clamorosamente.Contro l’avversario sottovalutato, l’Uruguay ha tenuto il ritmo basso, sempre in attesa, attaccando senza brio. Nella ripresa è stato infilato in tre minuti pagando una gara giocata senza ardore e senza personalità. Ed è stato umiliato da un terzo gol.La nazionale di Tabarez ha confermato i suoi limiti. Contando su attaccanti di livello (Cavani, Forlan, Suarez) non ha però i suggeritori giusti. Cavani fa più movimento, Forlan (35 anni) si piazza sempre a sinistra per il cross e i calci di punizione. La manovra offensiva non ha mai ritmo, solo accelerazioni individuali (Cavani e Rodriguez). Col passare dei minuti prima Forlan, poi Cavani si sono eclissati.I mediani centrali (Gargano e Arevalo Rios) sono due mastini che brillano in copertura, ma non hanno il passaggio filtrante. Sugli esterni, a Fortaleza, si sono visti Stuani e Rodriguez mai incisivi, Rodriguez solo un po’ più vivace.Sulle fasce l’Uruguay non guizza mai e non propone sovrapposizioni perché i difensori laterali restano prudenti (Caceres più portato ad avanzare).In difesa, i centrali Lugano (facile a prendere “gialli”) e Godin danno affidamento. Ma, in porta, Muslera conserva le solite incertezze nelle uscite. Responsabile nei tre gol presi.E’ possibile che la modestia dell’avversario e la tensione del debutto abbiano consigliato l’Uruguay a tenersi sotto tono, ma ci ha rimesso la partita. Contro avversari più forti, spianerà la grinta e l’aggressività che sono nelle sue doti. Appare comunque una squadra lenta. E ha fallito clamorosamente il debutto.Ha chiuso il primo tempo in vantaggio grazie a un rigore di Cavani (23’ strattonato Lugano da Diaz). Forse ha considerato chiuso il match, ma non l’ha saputo governare nella ripresa subendo il cuore e l’audacia del Costa Rica.Contro i baldanzosi centroamericani, l’Uruguay è scomparso di scena. Il pareggio era di Campbell sul cross di Gamboa incontenibile sulla sua fascia (54’).L’Uruguay non aveva nessuna reazione. Il match era tutto nei piedi e nella voglia matta del Costa Rica che andava al sorpasso tre minuti dopo: lunga punizione di Bolanos e tocco ravvicinato di testa di Duarte (57’ Muslera immobile).Si sono contate sulle dita di una mano le conclusioni dell’Uruguay (16’ Cavani fuori, 44’ Forlan e gran parata di Navas, 52’ Cavani fuori, 69’ Cavani e ancora un intervento decisivo di Navas).Mai si è avuta l’impressione che l’Uruguay rientrasse in partita per recuperare. In qualche modo ne era uscito anche nel primo tempo con una prestazione molle.I cambi non sortivano effetto (60’ Lodeiro per Gargano e il laziale Gonzalez per Forlan, 76’ Abel Hernandez del Palermo per Rodriguez). E Urena firmava il tris lanciato in gol da Campbell (84’ Muslera usciva male).Nel finale, saltavano i nervi a Maxi Pereira, espulso per un fallo sull’incontenibile Campbell.MIMMO CARRATELLIURUGUAY (4-4-2): Muslera; Maxi Pereira (90’ espulso), Lugano, Godin, Caceres; Stuani, Gargano (60’ Lodeiro), Arevalo Rios, Rodriguez (76’ Hernandez); Cavani, Forlan (60’ Gonzalez).COSTA RICA (5-4-1): Navas; Gamboa, Duarte, Gonzalez, Umana, Diaz; Ruiz (82’ Urena), Borges, Tejeda (74’ Cubero), Bolanos (88’ Barrentos); Campbell.ARBITRO: Brych (Germania).RETI: 23’ Cavani rigore, 54’ Campbell, 57’ Duarte, 84’ Urena. COLOMBIA-GRECIA 3-0 – Segnando a inizio dei due tempi, poi nei minuti di recupero col suo giocatore migliore (Rodriguez), la Colombia sistema la Grecia nel match di apertura del Girone C.Si gioca a Belo Horizonte, la città di Vinicio e del presidente brasiliano Dilma Rousseff.La Colombia va a strappi con le partenze del cavallone Ibarbo, i giochini di gambe di Cuadrado (più di una conclusione alta), la regia di Rodriguez, notevole per continuità e resistenza.La Grecia costruisce meglio e tiene più palla, ma sbatte contro la difesa tutta “italiana” della Colombia protetta da due incontristi (Aguilar e Sanchez).Sono otto gli “italiani” al via. Sei nella Colombia (i quattro della difesa: Zuniga Napoli, Zapata Milan, Yepes Atalanta, Armero ex Napoli), all’attacco Cuadrado (Fiorentina) e Ibarbo (Cagliari). Due nella Grecia: Torosidis (Roma) e Kone (Bologna). Nella ripresa entra il genoano Feftatzidis.Nella Colombia, l’interista Guarin è squalificato. In panchina Jackson Martinez, l’asso del Porto, che entra nell’ultimo quarto d’ora. Zuniga gioca a destra in controllo su Samaras, rare le proiezioni offensive. Più propositivo Armero che apre le marcature.Immediato il vantaggio colombiano. Dopo un dribbling di Cuadrado, conclusione di Armero (oggi al West Ham) leggermente deviata (5’).La Grecia attacca di più e sfiora il pareggio tre volte con Kone (6’ fuori e 44’ gran parata di Ospina) e Torosidis (27’).Dopo che la Grecia tenta di rendere incisivo l’attacco con l’ingresso di Feftatzidis, la Colombia raddoppia con Gutierrez, deviazione in gol su angolo (58’). Match chiuso.La traversa respinge una conclusione di Gekas (62’) e i greci rimangono al palo subendo la terza rete nel recupero (92’ Rodriguez).Mimmo CarratelliCOLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero (74’ Arias); Aguilar (68’ Meija), Sanchez; Cuadrado, Martinez, Ibarbo; Gutierrez (75’ Martinez).GRECIA (4-2-3-1): Karnezis; Torosidis, Manolas, Papasthatopoulos, Holebas; Maniatis, Kone (78’ Karagounis); Salpingidis (56’ Feftatzidis), Katsouranis, Samaras; Gekas (64’ Mitroglou).ARBITRO: Geiger (Stati Uniti). MONDIALE 2014.Gruppo A: Brasile-Croazia 3-1, Messico-Camerun 1-0. Classifica: Brasile 3 (3-1), Messico 3 (1-0), Camerun 0 (0-1), Croazia 0 (1-3).Gruppo B: Spagna-Olanda 1-5, Cile-Australia 3-1. Classifica: Olanda 3 (5-1), Cile 3 (3-1), Australia 0 (1-3), Spagna 0 (1-5).Gruppo C: Colombia-Grecia 3-0, Costa d’Avorio-Giappone.Gruppo D: Costa Rica-Uruguay 3-1, Italia-Inghilterra.Gruppo E: Francia-Honduras e Svizzera-Ecuador (domenica 15).Gruppo F: Argentina-Bosnia (domenica 15), Iran-Nigeria (lunedì 16).Gruppo G: Germania-Portogallo e Ghana-Usa (lunedì 16).Gruppo H: Belgio-Algeria e Russia-Corea del sud (martedì 17).
Il Costa Rica di Campbell bastona l’Uruguay
Mimmo Carratelli
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