L’assenza dei migliori attaccanti nella Fiorentina (Gomez e Rossi infortunati, Cuadrado squalificato) assegna al Napoli il “peso” di squadra favorita in questa nona finale di Coppa Italia degli azzurri (quattro ne hanno vinto, sei i successi toscani). Ed è una “resa dei conti” dopo le vicende di campionato, la rapina del Napoli a Firenze e la beffa della Fiorentina al San Paolo. Si va alla “bella”.
Col Napoli per la sesta volta finalista a Roma nelle conclusioni di Coppa a partita unica (tre vittorie, l’ultima nel 2012), il match offre l’opportunità del primo “titulo” di Rafa Benitez sulla panchina napoletana, per giunta uomo di Coppe (otto trofei in bacheca). Alla finale, il Napoli è arrivato eliminando Atalanta e Lazio, poi sbarazzandosi della Roma con una fantastica rimonta al San Paolo. La Fiorentina ha fatto fuori Chievo, Siena e Udinese. Callejon e Higuain, con tre gol a testa, sono i cannonieri azzurri di Coppa.
La Fiorentina ha personalità e organizzazione di gioco per battersi alla pari del Napoli nonostante la assenze. Le due squadre si sono equivalse nel girone di ritorno del campionato (24 punti). La forza dei viola è nel centrocampo, ma Borja Valero non è al massimo e Pizarro ha il vizietto del dribbling rischioso a centrocampo (il pressing sul cileno sarà una mossa importante). E’ probabile che Montella rinunci a Matri e schieri Borja Valero come “falso nueve” attaccando sulle fasce con lo spilungone sloveno Ilicic e lo spagnolo Joaquin (che segnò l’1-0 a Napoli) e invitando i centrocampisti agli inserimenti in gol. Credo che Benitez aspetti l’annuncio della formazione ufficiale di Montella per decidere sul ballottaggio a centrocampo fra Jorginho e Behrami.
Duello principe del match sarà quello fra i due Gonzalo argentini, Higuain e Rodriguez. In panchina, Pepito Rossi sarebbe pronto per un rientro anticipato se ce ne fosse bisogno. Ci sarà Hamsik che, due anni fa, siglò il 2-0 contro la Juve. Se il principino azzurro imbrocca la partita, il Napoli potrebbe assicurarsi il predominio a centrocampo dove la qualità della Fiorentina è notevole. Sulle fasce, dovrebbe prevalere il Napoli. Sarà forse il tema principale della partita. Callejon e Mertens, con le sovrapposizioni di Henrique e Ghoulam, sono chiamati a inchiodare in retrovia gli esterni della difesa viola isolando i centrocampisti di Montella.
Papa Bergoglio, cui le due squadre hanno fatto visita, si è augurato che il calcio sia una festa. Napoli e Fiorentina sono le formazioni italiane più pronte allo spettacolo e al gioco senza risse e tatticismi esasperati. Potrebbero onorare magnificamente la finale e le parole del papa. Duramente colpito in Europa, il tiqui-taca sopravvive in versione italiana in questa finale di Coppa. La qualità farà la differenza.
Mimmo Carratelli