Il mio Catania – Napoli
– Ho spremuto le meningi, ma Catania mi ha ricordato solamente:
Santana piazzato a centrocampo: due falli stupidi, due gialli, Napoli in 10 già nel primo tempo; uno dei due gol nella carriera di Marchese.
Un 1-1 di qualche anno fa. Una delle prime di Zuzu come esterno sinistro. Si perse Papu Gomez nel gol del pareggio ed io mi espressi più o meno così a fine gara: Zuniga in quella posizione non può MAI giocare;
Uno 0-0 in cui Morimoto si divorò gol da ogni posizione e Quagliarella sfanculò un paio di compagni;
Le più belle trasferte con la mia banda: per le risate sul traghetto, per l’ambiente in città e, soprattutto, per gli arancini e le colazioni in piazza del Duomo a base di ricotta di pecora. Slurp.
– Mi dispiace assai che gli etnei versino in questa misera situazione.
– È bastato un tempo dei nostri attaccanti per archiviare la pratica. Tutto il resto lo infilerei sotto uno zerbino. L’importante, come sempre, sono i tre punti.
– Mi verrebbe da dire, un Napoli breve e circonciso.
– Dopo pochi minuti si è capito l’andazzo: Insigne, due volte, e Dzemaili dalla distanza hanno creato i primi grattacapi a Legrottaglie & co.
– Solo un’invenzione di Brivitos ha svegliato gli avanti rossoazzurri. Il nostro, con classe sopraffina, ha superato di giustezza un attaccante sulla linea di centrocampo per poi servire, sempre con precisione e nonchalance, Lodi. Lancio lungo verso la nostra retroguardia sguarnita e Reina, in versione kamikaze, si è schiantato sull’avversario. Fortuna che sul susseguirsi dell’azione, Fernandez ci abbia messo la zucca e una pezza.
– Fernandez non ha brillato, come tutta la difesa, ma è stato il più sicuro. Confermando il periodo positivo.
Keko, che non è quello dei Modà, è l’attaccante che ha sostituito Bergessio. Veloce e sgusciante, stile Morimoto, ha infatti cercato molto più i piedi di Brivitos o di Reveillere.
– Reve, ultimo superstite alla moria dei difensori, si è adattato a sinistra. In attesa che si adatti a un campo di calcio.
– Al seguito di uno scontro, anche Henrique, surrogato a destra, ha accusato un leggero infortunio. Calle ha pregato Sant’Agata o San Gennaro per la buona salute del brasiliano.
– Al 16′ il Napoli è passato in vantaggio: Jotto per Hamsik, Hamsik, al secondo tentativo, per Calle, Calle per Duvan, Duvan per la rete. Azione velocissima ed applausi del Massimino.
– Duvan sembra sempre che corra con un’armatura di 600 kg addosso, ma stavolta si è battuto con ardore e si è fatto trovare pronto al posto e al momento giusto. Non vale dire “quel gol lo avrebbe fatto persino Henrique”, faremmo una pessima figura.
– Keko, che non è Zalone, ha poi colpito una traversa approfittando di una difesa stile Sassuolo.
– Al 24′, lunghissimo e preciso lancio di Hamsik per Insigne che con una trivela ha servito Calle al centro dell’area catanese. Andujar, prossimo portiere del Napoli, si è presentato ai nuovi tifosi con una uscita stile Coppola. Ha preso la palla col pugno e ha colpito il Baldini di turno. Calle ha così potuto approfittarne e comodamente segnare a porta vuota. Un gol che avrebbe fatto anche Henrique…
– Mentre Keko, che non è mio fratello, scimuniva Brivitos, il Catania si è reso pericoloso altre tre volte: Barrientos ha scheggiato la traversa; Peruzzi, che non è Angelo, ha bucato Reve a destra tracciando un cross basso radente l’intera area di rigore, mentre da destra, è proprio Reve a risolvere una simile situazione intricata.
– Al 41′ il Napoli chiude la partita. Forse.
Dopo un bel diagonale di Calle finito fuori, Hamsik ha chiuso sull’out destro un triangolo per l’accorrente Henrique. Il brasiliano, senza pensarci, a ridosso della linea di fondo, ha sferrato un tiro ad uscire incredibile. Un gol bellissimo, certo, ma Andujar? si è mimetizzato col palo?
Ora, perché il brasiliano è un difensore, in molti si sono chiesti se sia stato un cross sbagliato stile Baccin.
Ingeneroso quesito. Chiediamoci invece di quella esultanza.
Proseliti di Cacciatore crescono.
– Un paio di minuti dopo, il Napoli ammazza la partita. Forse.
Lancio di 50 metri di Brivitos. Come una pietra che prende una boa all’orizzonte, il pallone ha colpito la schiena di Duvan (che guardava i fotografi) e si è trasformato in oro per Calle. Un passo e scarico ancora per il colombiano che ha controllato e tirato forte, segnando la sua doppietta.
Ora non me la voglio prendere sempre e solo con Andujar. Duvan era solo e avrebbe potuto inchiodarlo in qualsiasi modo, ma il pallone gli è finito sotto le gambe. L’unico buco in cui mi fa pensare che avrebbe potuto respingerlo.
– Al Massimino, pioggia incessante di fischi.
– Se nel primo tempo la difesa è apparsa distratta, nel secondo ha dato segnali di totale assenza.
– Da una punizione defilata, poco fuori area, Plasil, in solitudine, ha colpito al volo provocando disturbi gastrointestinali a Reina che se l’è fatta un po’ in mano. Sulla respinta, il gancio di Monzon ha regalato almeno un round ai catanesi.
– La squadra di Maran ha attaccato con più veemenza e Benitez ha richiamato Henrique per Albiol per rinforzare la difesa. Forse.
– La pressione è scemata per una decina di minuti, poi, da calcio d’angolo, Gyomber ha sovrastato proprio Albiol, in stile Brivitos, e il Catania ha dimezzato lo svantaggio.
– Gli etnei hanno provato ancora con tiri da lontano e qualche mischia ma, fortunatamente, il risultato non è più cambiato.
– Note positive, oltre Calle e Zapata, Hamsik. Certo, stiamo parlando sempre di una controfigura ma, se nelle partite precedenti era paragonabile alla mummia di Similaun, ieri è stato molto più mobile sul campo e presente nelle azioni. C’è di fatto lo zampino in 3 dei nostri 4 gol.
– Nota ultra positiva: il risultato. Come in precedenti apparizioni, non giocando la migliore partita, abbiamo raccolto il massimo e stavolta con 4 reti.
– In questo mese pazzo, ad ogni partita giocata non al meglio abbiamo raccolto punti. Ecco perché, domenica essendo ancora il 30, mi basterebbe continuare su questa scia, anche con mezzo tiro in porta, un rigore fasullo o un autogol.
– Notizie dal nord:
A Roma, un americano ha presentato il progetto del nuovo stadio. A Tor di Valle.
A Napoli, il prossimo stadio è la ristrutturazione degli spogliatoi. A Castelvolurno.
E poi, una domanda nasce spontanea: verrà prima lo stadio o Zuniga?
Intanto la Salerno-ReggioCalabria è quasi ultimata.
– Prandelli, che ha rinnovato fino al 2016 con la nazionale, notizia che ci fa gongolare, ha detto che vorrebbe per i suoi più riposo per essere pronti a giugno e quindi farà il tifo per la Juve per un veloce scudetto.
Ma davveroooo? Ma chi l’avrebbe mai pensato.
– Dalle moviole in tv, abbiamo inoltre appreso che esiste una larga fattispecie di non-fuorigioco: c’è quello “televisivo” di Tevez, quello “veloce” di Llorente e da ieri, quello “leggero” di Destro.
E io che pensavo esistesse solo IL fuorigioco.
– Volevo inoltre ringraziare Jotto. La sua partita di ieri non sarà ricordata nei manuali di calcio, ma il suo arrivo a Napoli ha coinciso col crollo veronese: 7 sconfitte, 2 vittorie e 2 pareggi.
Numeri da tragedia Shakespeariana.
– Dopo la pizza, la mozzarella, ‘o panzarotto e l’acqua, anche il caffè è sotto tortura: un esperto triestino, dopo averne assaggiato UNA tazzina al centro della città (ironia della sorte, a Piazza Trieste e Trento), ha definito il caffè di Napoli pessimo.
– Infine una domanda: da quanto tempo non ci viene convalidato un gol in netto fuorigioco?
Sarebbe ora.
– Andujar, statt’là.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Auguri al Napolista.
Gianluigi Trapani