Il palleggio a un tocco dello Swansea (60% possesso-palla), formidabile nel primo tempo, più difficoltoso nella ripresa quando il Napoli difende meglio, manda fuori giri la squadra azzurra costretta a rincorrere affannosamente gli avversari in tutte le zone del campo.
La fisicità di Bony impegna i centrali (Henrique spesso fuori posizione, Britos con molte difficoltà) nella difesa inedita schierata da Benitez (Fernandez squalificato, Albiol e Ghoulam in panchina). Sulle fasce lo Swansea raddoppia e triplica. A destra il terzino Rangel si sovrappone a Dyer (un tormento per Reveillere). A sinistra giostrano in tre: il terzino Davies che avanza, Routledge sempre largo sulla linea del fallo laterale, Hernandez che si sposta dal centro sulla fascia mancina. Il Napoli è costretto a subire. Callejon e Insigne devono difendere (4-4-2) con Hamsik alle spalle di Higuain per un attacco inesistente soprattutto nel secondo tempo.
Il centrocampo dello Swansea domina il match arrivando prima sulla palla, giocando in velocità e in verticale, assistito dai difensori che riforniscono palloni su palloni iniziando la manovra. Dzemaili e Inler sono costretti a una sofferta partita di contenimento. Ed è la più bella partita dello Swansea, quest’anno, sicuro, determinato, rapido. Il computo finale è di 17 conclusioni dei gallesi (10 nello specchio della porta) contro 6 del Napoli (una in porta).
E’ Rafael che salva il Napoli nel primo tempo, protagonista assoluto sulle palle-gol di Dyer (7’), Bony (22’), Routledge (42’) e Rangel (43’). Il Napoli subisce dopo due fiammate iniziali (2’ diagonale di Callejon fuori di poco, 4’ salvataggio di Vorm sul tiro di Hamsik).
Lo Swansea ha dominato in lungo e in largo, con minore intensità nella ripresa e con maggiori difficoltà perché il Napoli si metteva a giocare tutto dietro la linea della palla. Nel secondo tempo, tranne l’occasione iniziale di Higuain (47’ Vorm lo precede al limite dell’area), non c’era neanche una conclusione a rete degli azzurri. Reina sostituiva Rafael infortunatosi a un ginocchio. E anche Reina doveva sventare due grosse occasioni dei gallesi (66’ Williams, 76’ Routledge).
Al 74’ Mertens sostituiva Insigne, stremato da una partita di continui recuperi difensivi sulla fascia dove Dyer era un ossesso. All’83’ entrava Pandev per Higuain non in perfette condizioni. Il Napoli cava un risultato molto utile dal primo confronto con lo Swansea, preziosa la porta imbattuta per il match di ritorno. La qualificazione è più che possibile, al San Paolo sarà un’altra partita. A patto che si rivedrà il vero Napoli e lo Swansea non venga a fare il fenomeno anche a Fuorigrotta.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael (46’ Reina); Maggio, Henrique, Britos, Reveillere; Dzemaili, Inler; Callejon, Hamsik, Insigne (74’ Mertens); Higuain (83’ Pandev).
SWANSEA (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies; Britton, Canas (71’ Shelvey); Dyer (78’ Emnes), Routledge, Hernandez (56’ de Guzman); Bony.
ARBITRO: Bebek (Croazia).
EUROPA LEAGUE.
Sedicesimi di finale.
Juventus-Trabzonspor 2-0
Esbjerg-Fiorentina 1-3
Swansea-Napoli 0-0
Lazio-Ludogorec 0-1.
Ritorno, giovedì 27: Napoli-Swansea (ore 19), Ludogorec-Lazio (19), Trabzonspor-Juventus (21,05), Fiorentina-Esbjerg (21,05).