Il mio Sassuolo – Napoli
– Ho acceso la tv e la prima visione è stata quella della faccia rilassata di Allegri. Ex (o prossimo?) allenatore del Sassuolo.
– Ero molto curioso di vedere all’opera il giovane Berardi. Metà del Sassuolo e metà della Juve.
– Ero molto curioso di vedere all’opera l’ex Cannavaro. Ha ricevuto più attestati di stima da compagni e tifosi ieri che dopo la promozione in serie A.
– Molti hanno manifestato la curiosità di vedere il Napoli contro una ‘piccola’. Avranno dimenticato che sabato abbiamo già giocato col Milan?
– Avevamo un conto aperto col Sassuolo. Grazie al pareggio dell’andata, tutti si resero conto che gli emiliani militassero in massima serie e che Sassuolo fosse in Italia.
– L’attuale allenatore del Sassuolo è Ludwig Van Malesanen. Ho notato la sua faccia stressata. Probabilmente a causa del concerto della sera.
– Mi chiedevo cosa pensasse la moglie riguardo i capelli di suo marito.
– Ospite d’eccezione al Mapei Stadium: Jean Louis David.
– Ricordi random di Sassuolo Napoli: ne parliamo tra 20 anni?
– La partita è cominciata con tre sinistri imprecisi di Hamsik e due calci d’angolo imprecisi di Ghoulam.
– A centrocampo è stato difficile far partire l’azione. Nonostante lo stadio Mapei sia stato ristrutturato 200 volte, il giardiniere del campo ha dimenticato di mettere il veleno per le talpe.
– Mapei mi ha ricordato il ciclista svizzero Tony Rominger.
– Viste le assenze, la cerniera svizzera di centrocampo è stata composta da Behrami e Dzemaili.
– Valon, senza Jotto, senza Inler e con la relazione complicata che Dzemaili ha col pallone, ha fatto gli straordinari: è riuscito a fare passaggi oltre i 5 metri, un filtrante in area per Hamsik e addirittura due lanci.
– A proposito di capelli, J.L. David ha osservato interdetto Floro Flores…
– La prima occasione l’ha avuta Higuain che, su perfetto lancio di Insigne, c’è andato moscio e Pegolo ha respinto.
– Poi Insigne ha provato un diagonale e Pegolo ha parato. Poi Higuain ha fatto lo stesso e Pegolo ha parato. Poi Pegolo ci ha rotto le tempie.
– Mentre la difesa controllava abbastanza agevolmente le due metà di Berardi e le meches di Floro Flores, Dzemaili non riusciva ad azzeccare niente. Tranne il gol. Tra l’altro, non semplice.
– Sul gol, Ghoulam ha recuperato una palla già battezzata nei cartelloni pubblicitari. Da queste parti si dice “l’ha pigliata da dentro ‘a munnezza”.
– A me è piaciuto l’atteggiamento di Insigne. Anche in fase difensiva. Sfortunato a beccarsi il giallo sul suo primo fallo della carriera.
– Splendido e preciso come Belinelli sul gol. Ai difensori, quando sono puntati uno contro uno dagli attaccanti, viene detto: fallo andare sul suo lato debole. Ecco, Cannavaro, di esperienza, conoscendo il famoso tiro a giro di Insigne, gli ha lasciato il suo lato debole. 0-2.
– Lorenzo ha esultato come me, quando uscì la figurina di Pizzaballa.
– A proposito di capelli, dopo è entrato Zaza. Sì, quel Zaza. Mi sono grattato le tempie.
– Hanno poi inquadrato Berardi. Metà del Sassuolo e metà della Juve. Un paio di simulazioni e un paio di proteste indisponenti. In questa partita è emersa solo la metà juventina.
– Berardi si è inoltre fatto notare anche per una mezza pallonata a Insigne a gioco fermo. Della Valle gli avrebbe dato dell’Elkann.
– Come al San Paolo, Zaza ha eluso il fuorigioco e ha sfiorato il palo.
– Gonzalone è uscito per un dolore al fianco.
– A proposito di capelli, è entrato Pandev.
Pensavo che entrasse con il pigiama e le pantofole e invece è sceso in campo coi pattini.
– Su un lancio di Insigne, Goran ha fatto un numero in area impossibile da descrivere in due righe. Pegolo ha parato.
– I guanti di Rafael hanno avuto un senso su un bel diagonale di Sansone.
– Poi, è entrato Floccari. Sì, quel Floccari. Mi sono grattato entrambe le tempie con entrambe le mani.
– Ed è entrato Henrique. Qualcuno già lo chiama Henriqueleff, ma si è piazzato a centrocampo.
– Da quel momento, non ho capito come sia stato possibile finire solo sullo 0-2.
– Insigne se ne è mangiati due. Dzemaili ha preso la mano di Pegolo e la traversa. E Mertens, in versione Innerhofer, ha dribblato tutta la difesa e Pegolo ha ancora parato. A quel punto le mie tempie, gonfie, stavano per scoppiare.
– Il migliore in campo, per me, è stato Maggio.
– Alla fine, Insigne e Cannavaro si sono scambiati la maglia. Però, a ringraziare è stato solo Lorenzo.
– Venerdì in radio, domanda al direttore del Sassuolo: cosa Malesani ha dato in più a questo Sassuolo rispetto a prima, direttore?
Rispondo io? niente.
– Van Malesanen, prima del concerto della sera, ha detto di non essere il mago Zurlì. J.L. David avrebbe detto più il Mago Galbusera.
– A proposito di J.L. David, ho anche sentito l’immancabile Conte. Non ha ringraziato Agazzi, ha difeso Giovinco e mi ha infine spiazzato. Per andare contro Capello ha tirato fuori gli scudetti revocati. Non è giusto che mi tolgano questo sfizio e ora si sfottano da soli.
– Sempre Conte in settimana: siamo tra le prime 5 squadre d’Europa.
Sì confermo, si sfottono da soli.
– Sabato sera l’Inter è tornata a vincere in trasferta dopo tre mesi e mezzo. Come a inizio stagione, qualcuno ha ipotizzato scenari da Champions. Carnevale si avvicina.
– Invece su Canale 5 è andata in onda una puntata di C’è posta per te con Benitez, Higuain e Insigne. A fine trasmissione, Rafa ha chiesto alla De Filippi se se la sentiva di fare la vice Behrami.
– Hai guardato C’è posta per te? Allora fidati, è Amore.
– Intanto in serata la Roma ha stravinto contro la Samp. Senza la telecronaca di Cerqueti però, è sembrata una squadra umana.
– Una curiosità: ma Materazzi si è cancellato da Twitter?
– L’obiettivo è il secondo posto. Intanto, si vola in Galles.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
(Diego è per sempre. Il Napoli, questo Napoli, è il qui e ora. E forse il domani)
Gianluigi Trapani