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CorSera: Si lavora al contratto unico per i lavoratori del calcio «non giocante»

Un percorso di confronto con i sindacati per arrivare ad una più equa distribuzione degli stipendi che si aggirano intorno ai 1.500 euro al mese,  in un mondo dove girano cifre astronomiche 

CorSera: Si lavora al contratto unico per i lavoratori del calcio «non giocante»

Il Corriere della Sera apre le porte ad una parte del mondo del calcio che non è fatta di calciatori, ingaggi milionari, plusvalenze e aste, ma di comuni lavoratori. magazzinieri, centralinisti, guardiani che percepiscono stipendi molto al di sotto di quelli dei calciatori. Proprio di questi si parla in queste ore per dargli un contratto specifico. la Lega stima si tratti di non meno di 5 mila persone, e attualmente i loro rapporti di lavoro sono regolati complessivamente da almeno una decina di contratti diversi.

La proposta della Lega avanzata qualche mese fa di creare, prima in Europa, un unico contratto per tutto il personale del mondo del calcio «non giocante», ha avuto da prima qualche reticenza da parte di alcuni presidente, ma adesso c’è il via libera e si stanno svolgendo una serie di incontri con Cgil, Cisl e Uil.

La trattativa è portata avanti dall’avvocato Giampiero Falasca che ha spiegato

«Anche se dal punto di vista economico pesano per il 99 per cento, i calciatori rappresentano soltanto il 5 per cento del personale alle dipendenze di una società di calcio e per tutte le altre figure c’è l’esigenza non soltanto di fare ordine con un’armonizzazione contrattuale ma anche con mansioni, qualifiche e orari che possano andare meglio incontro alle esigenze di aziende particolari».

Una trattativa nuova a cui non erano preparati neanche i sindacati che vorrebbero arrivare anche ad una più equa distribuzione degli stipendi che si aggirano intorno ai 1.500 euro al mese,  in un mondo dove girano cifre astronomiche

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