Il mio Napoli – Livorno
– L’ultima volta che il Napoli ha giocato al San Paolo alle 15:00, Inler aveva i capelli.
– La squadra ha indossato la fascia nera al braccio per il nostro Nino Musella.
– Ho letto uno striscione sul campo per la Terra dei Fuochi.
– Ho letto uno striscione e ascoltato un coro in curva B: “Napoli Colera”.
– Il gol, dopo 3 minuti, di Goran su assist di Mertens mi ha ricordato quello di Florenzi all’Inter.
– Goran mi ricorda Bruno Giordano. Non nelle movenze, ma per il fatto che dopo aver toccato il primo pallone si capisce se farà o meno una grande partita.
– Goran è stato il migliore in campo.
– Per sostenere il ritmo del primo tempo, ho dovuto bere 3 borghetti.
– Alla papera di Bardi sul tiro di Inler, ho capito che il Livorno non avrebbe fatto il Sassuolo.
– L’incrocio colpito da Emeghara ha strappato applausi da tutto il pubblico.
– A volte, gli automatismi della nostra difesa danno la sensazione di essere sicuri quanto una partita perfetta di Rinaudo.
– Mertens è stato molto dinamico. Ottima gara la sua.
– Dopo 45 minuti, massimo risultato col minimo sforzo.
– Calle e Hamsik non hanno giocato la loro miglior partita.
– Calle e Hamsik hanno segnato.
– Sul terzo gol, Goran ha fornito un assist delizioso.
– Inler ha sbagliato pochissimo. Valon ha perso il primo contrasto al 75esimo.
– Duvan, detto ‘o ninnillo”, voleva mettersi in mostra, ma oramai con il Livorno si poteva solo fare Accademia (perdonatemi, mi è uscita spontanea).
– Reina poteva scendere in campo senza guanti.
– Ha avuto ragione Rafa: la chiave è la “rrosa”.
– La “rrosa” è incompleta. Lo so io, lo sa Minao, lo sa Rafa, Aurelio, Bigon e il 99% dei tifosi. Ce lo vogliamo raccontare per i prossimi 90 giorni, ogni giorno?
– Rafa non ha convocato Higuain, Zuzu ed Albiol, solo per evitare loro la chiamata in nazionale.
– “Andremo a Napoli per vincere”. Questo ha dichiarato prima della partita, il presidente del Livorno, Spinelli.
Un nome, una garanzia.
– Dopo i gol, non è partito il solito “chi non salta juventino è”. Finalmente gol puliti.
– Il mio prossimo augurio è quello di non dover sentire più paragoni tra Rafa e Mazzarri. Due sport diversi. Due epoche diverse. Rafa è il presente e il futuro. Mazzarri è preistoria.
– Preistoria è anche l’Emirates.
A proposito, ma il girone del Napoli non era stato definito “onesto”?
– È stata intitolata una fermata della metro londinese a Rafa Benitez.
Invece a Napoli ci sono un paio di posti che sono intitolati al presidente del Livorno…
– Intanto si è capito quando giocheremo contro la FantaRoma? Come? Dove? A che ora?
– Dite a Sconcerti che Rudi Garsià è francese ma con il cognome spagnolo.
– Dite a Prandelli che il Pupone merita il Brasile.
– Ma in Brasile don Cesare come lo applicherà il codice etico?…
– Il codice etico è un concetto variabile. Come la regola del fuorigioco per la Giuve.
– Non ho capito chi sono i nemici tanto reclamati da Conte. Di sicuro non commentano in tv a sky e di sicuro non hanno la maglia gialla fosforescente.
– Al riguardo, è bene ricordare che i punti acquisiti con la regola del fuorigioco ad squadram sono 5 (cinque) e non 4: Tre col Chievo e due col Toro.
– Inspiegabile, per questo, la convalida del primo gol di Muntari. Che tra l’altro, a prescindere, non può segnare a Buffon.
– Di contro, dopo 7 giornate, non hanno avuto nemmeno un rigore a favore. Non accadeva dal campionato 66/67.
– Trovate il buon senso e regalatelo a Gervasoni.
– Trovate un lavoro qualsiasi a Mexes.
– Il Livorno è molto più forte del Milan.
– C’era una volta il calcio a Milano…
– La prossima giornata: Roma-Napoli per il vertice; Fiore-Juve per la coppa simpatia;
– Ci vediamo tra 15 giorni. Forse.
Forza Napoli Sempre
La 10 non si tocca.
Gianluigi Trapani