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Il Napoli fa la gara ma a vincere è l’Inter

Pugnalato dopo otto minuti da un gol di Guarin, libero di battere sul corner di Cassano, e sotto di due gol per il raddoppio di Milito (38’ assist di Guarin), il Napoli ha reagito ai due colpi, ha condotto in pratica la gara, ha assediato l’Inter, ma dopo la rete di Cavani (54’) non è riuscito a concretizzare la sua gara ardente, generosa, arrembante. E’ finita 2-1 per l’Inter che balza al secondo posto sorpassando proprio il Napoli. Per la squadra di Mazzarri San Siro emette un verdetto crudele. Il Napoli avrebbe forse meritato il pareggio. Maggior possesso-palla, maggior numero di tiri, maggiori occasioni per far gol. All’Inter sono bastati due tiri per vincere, gli unici finiti nello specchio della porta di De Sanctis. Il Napoli ha concluso 12 volte, cinque nella porta di Handanovic.

Stramaccioni ha allestito un’Inter di grande intensità a centrocampo per soffocare il Napoli rinunciando alle tre punte. Cambiasso al centro della difesa fra Ranocchia e Juan Jesus. Poi Zanetti libero davanti alla difesa (con un occhio ad Hamsik). Guarin centrocampista aggiunto per la punta in meno (Palacio). Sugli esterni Nagatomo e Pereira. In mezzo Gargano. In avanti Cassani e Milito. Le due segnature agevolavano la copertura interista lasciando al Napoli di fare la partita. Ed è stato Guarin, il colosso colombiano di straripante fisicità, a fissare il risultato. Prima col gol, poi con l‘assist a Milito per il raddoppio.

Forse al Napoli è mancato il miglior Cavani (ma la sfida con Milito è finita 1-1). In parte è mancato Inler. Come al solito Zuniga né carne né pesce. Maggio non irresistibile. E, allora, nella notte di San Siro un ragazzino al debutto nel suggestivo scenario milanese si è presa tutta la scena. Gigantesca la gara di Lorenzo Insigne. Hamsik ha tentato di trascinare il Napoli, arrendendosi nel finale per crampi. Behrami ha pressato su tutti gli interisti che venivano avanti, fiaccato nella prima mezz’ora dallo straordinario inizio di Guarin. Bene la difesa con Britos in evidenza, ma irriducibile anche Gamberini nonostante il taglio al naso dopo pochi minuti di gioco (scontro con Cassano). Attento Cannavaro (ma gli è sfuggito Milito sul gol).

Subito in salita la gara degli azzurri. Sul corner di Cassano, Cavani mancava di intercettare la palla e Guarin, sopraggiungendo senza controllo, insaccava dal lato opposto da dove era stato battuto il calcio d’angolo. Pronta reazione del Napoli. Un gran tiro a giro di Insigne finiva fuori di un soffio (18’). Fuori di poco anche la conclusione di Hamsik (20’). A lato anche la mezza rovesciata di Cavani (28’). Il Napoli c’era. L’Inter si difendeva per scattare in contropiede. Il raddoppio di Milito (38’) sembrava metter fine alla gara. Filava fuori un’altra gran conclusione di Insigne (43’). Il baby dominava sulla fascia sinistra tra Ranocchia e Nagatomo arretrato. Riusciva sempre a sgusciare tra i due.

Mazzarri impiegava Pandev per Gamberini nella ripresa con la difesa a quattro (Maggio, Cannavaro, Britos, Zuniga), Inler e Behrami a protezione, tre mezze punte (Hamsik, Pandev, Insigne) a ridosso di Cavani. L’Inter si difendeva a denti stretti. Al Napoli mancava la lucidità necessaria sull’ultimo passaggio. Debole la partecipazione di Pandev. Sul palo coperto da De Sanctis finiva un tiro di Cassano (51’) e sulla conclusione di Inler salvava Handanovic con un balzo prodigioso (53’). Un minuto dopo Cavani accorciava le distanze in un’azione confusa sotto la porta interista. Batti e ribatti nell’area piccola, traversa di Pandev, tiro di Maggio murato da Handanovic e finalmente il Matador sfondava.

Era un Napoli tutto teso a rimediare un risultato utile. Mazzarri sostituiva un “morbido” Inler con Dzemaili (58’). Stramaccioni dava il cambio a Cassano con Palacio (60’), poi Coutinho per Milito (74’). Il Napoli attaccava con grande ardore, Insigne sempre protagonista sulla sua fascia, ma Pandev sprecava l’assist del ragazzino con una conclusione debole su Handanovic (75’). Hamsik si arrendeva ai crampi (83’ Mesto). Sul contropiede milanese, De Sanctis salvava due volte (83’ in area su Nagatomo, 84’ di piede fuori area). L’Inter, rinserrata nella sua metà campo, resisteva sino alla fine. Sulla punizione di Insigne, il colpo di testa di Maggio era neutralizzato da Handanovic (85’) e il gran tiro di Cavani era deviato in angolo dalla schiena di un difensore (89’). Proprio niente da fare. Peccato. L’Inter ha battuto tutte le “grandi”: Juventus, Milan, Fiorentina, Napoli, piegata solo dalla Roma.

NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini (46’ Pandev), Cannavaro, Britos; Maggio, Inler (58’ Dzemaili), Behrami, Zuniga; Hamsik (83’ Mesto); Cavani, Insigne.

INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Cambiasso, Juan Jesus; Nagatomo, Zanetti, Guarin, Gargano, Pereira; Milito (74’ Coutinho), Cassano (60’ Palacio).

ARBITRO: Rizzoli (Bologna).

RETI: 8’ Guarin, 38’ Milito, 54’ Cavani.

SERIE A – 16^ GIORNATA.

Atalanta-Parma 2-1, Roma-Fiorentina 4-2, Cagliari-Chievo 0-2, Palermo-Juventus 0-1, Pescara-Genoa 2-0, Siena-Catania 1-3, Torino-Milan 2-4, Inter-Napoli 2-1. Lunedì 10: Sampdoria-Udinese, Bologna-Lazio.

CLASSIFICA: Juventus 38; Inter 34; Napoli 33; Lazio, Fiorentina, Roma 29; Milan 24; Catania 22; Atalanta 21; Parma 20; Udinese 19; Chievo 18; Sampdoria 17; Cagliari 16; Torino 15; Bologna, Palermo, Pescara 14; Genoa 12; Siena 11.

Sampdoria, Udinese, Bologna, Lazio una partita in meno.

PROSSIMO TURNO. Sabato 15: Udinese-Palermo, Lazio-Inter. Domenica 16: Fiorentina-Siena, Catania-Sampdoria, Chievo-Roma, Genoa-Torino, Juventus-Atalanta, Milan-Pescara, Parma-Cagliari, Napoli-Bologna (20,45).

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