Dopo gli scontri di Santo Stefano tutto fila liscio in occasione di Milan-Napoli, sicurezza rafforzata, stona il classico coro Napoli colera
La vittoria di Salvini
“Né buu, né incidenti. Alla fine è tutta un’altra Milano“. Sembra passato un secolo dagli incidenti di via Novara del 26 dicembre. Stadio San Siro un mese fa, allora come adesso ma tutto, fortunatamente, fila liscio. Gli ultras passano e non ci sono agguati. Alla fine anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini reclama la sua personalissima vittoria su Twitter e dice: «Aver puntato sul buon senso dei tifosi, senza cambiare orario della partita, senza chiudere parti dello stadio o vietare la trasferta a qualcuno, si è rivelata una scelta giusta». Anche Ancelotti ha fatto i complimenti al pubblico di Milano, aggiungendo che non aveva dubbi.
Napoli colera
Ai buu razzisti si sostituisce il colera. Quello è immancabile a tutte le latitudini dove gioca il Napoli. Racconta la Gazzetta è «il coro spiacevole contro i napoletani, prima dell’inizio della partita, e la risposta per le rime dei 1500 tifosi azzurri dalla penombra del terzo anello». «Botta e risposta a 100 metri e qualcosa di distanza, per quello che sarà l’unico “sgarro” – insieme allo stesso coro antiNapoli ripetuto a fine partita e ai laser puntati sugli occhi di Insigne & co. che fanno intervenire lo speaker dopo la segnalazione dell’arbitro»
Digos
Attorno al Meazza, la cintura di sicurezza era stata rafforzata rispetto a Inter-Napoli. Allo stadio c’e un assetto sicurezza garantito al massimo livello. Cinquecento gli ultrà napoletani. Digos che lavora a stretto contatto sull’asse Milan-Napoli. «In via Novara, là dove un mese fa c’era stata la guerriglia, è una serata come tante altre – racconta la Gazza – All’altezza di via Zoia, da dove uscirono gli oltre 100 ultrà dell’Inter per dare inizio all’assalto ai napoletani e dove alzando la testa si vede il profilo illuminato del Meazza, un’ora prima della partita c’è un’ambulanza parcheggiata (solo una casualità?), ci sono due poliziotti in borghese su uno scooterone con la paletta bene in vista, poi nient’altro».
Gattuso
Di diverso, rispetto al 26 dicembre, anche tutte le vetrine accese dei negozi, che a Santo Stefano erano al buio per la festa. Vince la scommessa anche Rino Gattuso che aveva chiesto ai suoi tifosi di mostrare rispetto per il campione. Nessun buu razzista. Va bene così. Quando si riuscirà ad evitare che Milano bruci e Napoli sia ricordata per il colera andrà ancora meglio.