Il Napoli-bis cede di schianto a Eindhoven (0-3) senza entrare mai in partita. Travolto e giocato a piacimento dal Psv alla seconda gara di Europa League. Nel girone vanno in fuga gli ucraini del Dnipro a punteggio pieno vincendo sul campo dell’Aik Stoccolma (3-2). E la prossima partita sarà Dnipro-Napoli. Si rischia di andar fuori.
Sconfitta e punteggio pesante hanno preso l’avvio su una uscita sbagliata di Rosati. Il Psv ha dominato in lungo e in larga. L’impotenza del Napoli è certificata dalle sette ammonizioni (Fernandez, Cannavaro, Aronica, Mesto, Cavani, Dossena, Pandev). Falli di frustrazione nel finale e falli di disperazione nel corso della partita perché gli olandesi erano imprendibili in ogni zona del campo.
Il Napoli ha ceduto sul piano fisico e su quello tecnico. Timido, scollato, incapace di gestire la palla, perdendola sempre. I lanci dei difensori, vista l’incapacità del centrocampo di abbozzare una manovra qualsiasi, sono sempre andati a vuoto. Gli olandesi sovrastavano le due piccole punte azzurre, Vargas e Insigne. Ogni discesa del Psv faceva scattare l’allarme. Difesa e centrocampo azzurri non erano compatti e nei duelli il Napoli perdeva sempre, incapace di saltare l’uomo e puntualmente saltato dall’avversario. Il ventunenne Narsingh, olandese con origini nel Suriname, è stato un’iradidio sulla destra, incontenibile, con Dossena e Aronica incapaci di frenarlo. Sull’altro lato, anche Lens risultava inafferrabile costringendo Mesto in copertura e mandando Cannavaro e Fernandez in affanno. Troppo distanti i centrocampisti dai difensori. Il Psv si inseriva negli spazi scompaginando la squadra azzurra.
Quando a inizio di ripresa è entrato Cavani (per El Kaddouri completamente fuori dal match) si è sperato che succedesse qualcosa. Si era sullo 0-2. Ma il Napoli non aveva né la forza, né la qualità per rimediare alla sconfitta. Con gli azzurri che alzavano il baricentro, il Psv aveva ancora più spazi per affondare. Non era una partita per le seconde linee. Avrebbe fatto comodo un lottatore come Behrami perché Donadel e Dzemaili sono andati presto in barca. Azzurri sempre in inferiorità numerica a centrocampo anche perché la presenza di El Kaddouri era una assenza. Il Psv iniziava la manovra con i difensori, mai pressati. Van Bommel distribuiva il gioco come voleva. Doveva intralciarlo El Kaddouri.
Il Napoli, dopo l’infortunio del primo gol, è stato soggiogato nel gioco aereo dagli olandesi prendendo due gol sui cross. Una sbandata memorabile che forse ha segnato il destino in Europa League. Con l’attenzione tutta dedicata al campionato, il Napoli ha pagato il profondo turn-over (fuori otto titolari più Hamsik squalificato). Col senno di poi, si può dire che sarebbe stato opportuno, contro un avversario di buon calibro, cominciare con qualche tenore rinunciando a una squadra di tutti baritoni.
Subito il Psv ha preso il match in pugno. Una sola squadra in campo. Un tiro di Dzemaili fuori (11’) e una conclusione a lato di Mesto (40’) era tutto quello che il Napoli creava nel primo tempo, arretrando sempre sotto la pressione olandese. La partita si sbloccava con un pasticcio azzurro. Su uno spiovente al limite dell’area, Rosati usciva male addosso a Fernandez perdendo la palla, raccolta da Lens e depositata in rete a porta vuota con Cannavaro e Aronica in ritardo nella chiusura disperata (19’). Il gol e l’infortunio accentuavano le difficoltà del Napoli che perdeva ogni sicurezza. Strootman mandava a lato una palla-gol (26’), Rosati salvava di piede su Hutchinson (26’) e arrivava inevitabile il raddoppio olandese. Narsingh saltava a destra Donadel e Dossena e sul suo cross si avventava Mertens (in ritardo Cannavaro) per scaraventare la palla in rete (42’). Match segnato, senza scampo. Sulle corsie il Psv non incontrava mai una valida resistenza, né gli esterni azzurri erano capaci di portare avanti la palla perdendola al primo tocco. In avanti, Vargas perdeva un pallone dietro l’altro. Insigne non incideva. Schiacciante a centrocampo il dominio del Psv con Van Bommel, Strootman, Toivonen pronto ad inserirsi in attacco e sempre perso da Donadel. Volavano gli olandesi sugli esterni. Il terzo gol veniva con Cavani in campo che incuteva un po’ più di … rispetto agli olandesi. Sul corner, Marcelo segnava di testa sfuggendo a Fernandez e Aronica (52’). Non c’era più partita, se mai c’era stata per il Napoli. Le sostituzioni di Insigne con Pandev (62’) e di Dossena con Zuniga (72’) non significavano nulla. Dopo il terzo gol, Cavani su un magnifico assist di Insigne dribblava il portiere ma concludeva fuori (59’). Era l’unica vera palla-gol del Napoli che non ha tirato mai in porta (61’ conclusione alta di Cannavaro), mentre Rosati, dopo la papera del primo gol, riusciva a limitare i danni con due interventi su Mertens (84’) e Toivonen (87’). Il Psv ha cominciato e finito la partita con gli stessi uomini.
Mimmo Carratelli
NAPOLI (3-5-2): Rosati; Cannavaro, Fernandez, Aronica; Mesto, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri (46’ Cavani), Dossena (72’ Zuniga); Vargas, Insigne (62’ Pandev).
PSV EINDHOVEN (4-3-3): Waterman; Hutchinson, Derijck, Marcelo, Bouma; Toivonen, Van Bommel, Strootman; Narsingh, Lens, Mertens.
ARBITRO: Tudor (Romania).
RETI: 19’ Lens, 42’ Mertens, 52’ Marcelo.
EUROPA LEAGUE. GRUPPO F.
Psv Eindhoven-Napoli 3-0
Aik Solna-Dnipro 2-3.
CLASSIFICA: Dnipro 6 punti (5-2); Napoli 3 (4-3); Psv Eindhoven 3 (3-2); Aik Stoccolma 0 ( (2-7)
PROSSIMO TURNO (giovedì 25 ottobre): Dnipro-Napoli, Psv Eindhoven-Aik Solna.
LE ALTRE ITALIANE: Neftci-Inter 1-3, Lazio-Maribor 1-0, Liverpool-Udinese 2-3.