Il gol del pareggio nasce da una splendida intuizione di Mertens: sovrapposizione interna, tocco nello spazio e palla in rete. Tra Dries e Fabian c’è una grande sinergia.
Una combinazione da favola
Una sola azione nel secondo tempo condizionato (eufemismo) dalla pioggia. Che azione, però. Un gol bello, significativo, anzi decisivo. Dal punto di vista tattico, ne ha già scritto Alfonso Fasano nella sua analisi:
Mertens ha un fisico che gli consente un approccio dinamico, ricerca gli spazi giusti con maggiore varietà rispetto a Milik, automaticamente muove la difesa avversaria. Il gol di Fabian – nasce da una sua sovrapposizione interna sulla fascia destra.
Solo che c’è anche la tecnica, dietro e dentro questo gol. Tantissima tecnica, che vince anche la pioggia, che bypassa il pantano, individuando gli spazi giusti per creare una combinazione da favola:
Non è un exploit
Il tacco di Dries Mertens non è un exploit. O meglio: è un exploit nell’esecuzione, non tanto nell’idea. Pochi minuti prima, il belga e Fabián Ruiz si erano già trovati sulla fascia sinistra, dall’altra parte, poco prima che il terreno di Marassi diventasse una poltiglia fangosa. Solo che il tiro a giro del belga è andato oltre il palo alla sinistra di Radu.
Poi l’interruzione di Abisso, il rientro in campo, e la giocata che cambia la partita. Anzi, che trascende tutto ciò che era ed è stato a Marassi. L’abbiamo scritto prima: la classe e l’intuizione di Mertens hanno bypassato il pantano, le condizioni del meteo e della pioggia. Uno squarcio di calcio in momento in cui si stava giocando un altro sport.
Dries e Fabian in love
L’intesa tra Dries e Fabián si è sublimata in una foto su Instagram, ma si alimenta da tempo sul sentiero della qualità, della bellezza. Ieri lo spagnolo ha chiuso l’azione con un sinistro forte, non tanto angolato ma intriso di acqua e di rabbia. È il Napoli che mette il cuore dopo e accanto alla tecnica, e vince una partita pesantissima, come il pallone sporco di fango del secondo tempo a Marassi.
Certo, poi c’è il discorso che Milik e Zielinski non sanno offrire le stesse garanzie del nuovo e del vecchio titolarissimo, magari è una questione momentanea, che ora Dries e Fabián sono i calciatori più in forma. È una nota negativa che andrà approfondita, però dopo aver apprezzato ancora una volta la poesia del tacco di Mertens. E dell’intesa di Dries col suo nuovo amico spagnolo. Oggi sono i simboli del Napoli, una squadra che sa essere efficace senza dimenticare la propria anima di bellezza. Anzi, che la adopera nei momenti giusti, nel modo giusto, tipo un magico colpo di tacco che vince la pioggia e lancia la rimonta.