Ha parato due rigori ai trentaduesimi di Coppa di Francia e in Russia fanno il tifo per lui. Da piccolo ha praticato diversi sport ed era bravo in matematica.
Ieri il Psg ha vinto in Coppa di Francia contro il Lens ai rigori. E Matveï Safonov, che sostituiva Gigio Donnarumma dopo la tacchettata subita al volto, è stato tra i protagonisti della gara. Ha infatti parato due tiri dal dischetto (uno a Nzola, ex Fiorentina) che hanno permesso ai parigini di accedere ai sedicesimi di Coppa.
Matvej Safonov’s incredible penalty save against Lens!#RCLPSG #CoupeDeFrancepic.twitter.com/VCxP7zqSuZ
— Toni (@Footballfan0088) December 22, 2024
Safonov spaventa Donnarumma e mette in crisi Luis Enrique
Safonov sta mettendo in seria difficoltà Luis Enrique per il posto da titolare. L’Equipe scrive:
Il portiere russo è nato lo stesso giorno di Donnarumma, il 25 febbraio 1999, e lo ha sempre visto come un segno del destino. Nella partita di questa domenica a Lens ha brillato, parando due rigori e accendendo la “rivalità” con il portiere italiano. In Russia lo seguono, come dichiara l’ex portiere della nazionale Nigmatoulline: «Tutta la Russia è con lui, seguiamo le partite del Psg con entusiasmo quando è titolare». Quando arrivò in Francia disse: «Io secondo portiere? Non lo sono mai stato, ma non mi spaventa. Lotterò per essere il primo». L’ha vista come una sfida. Donnarumma non potrà rilassarsi. In privato, ha confessato che non si aspettava nemmeno di giocare nella prima parte della stagione. Si è dato tempo di adattarsi al suo nuovo ambiente prima di marcare il territorio.
Il classe 99 è un personaggio definito “originale” nel mondo del calcio:
È un maniaco del lavoro e non guarda mai le partite in tv e non conosce la maggior parte dei calciatori. Figlio di un ex giocatore di basket, è arrivato nel calcio per caso, dopo aver praticato taekwondo, basket e nuoto; ha anche vinto un torneo di ping pong giovanile. Appassionato di giochi da tavolo, da bambino i suoi genitori lo iscrissero a un club di algebra per le spiccate doti matematiche. A 10 anni fu notato dallo staff del Krasnodar ed è sempre stato capitano nelle varie fasi delle giovanili. A 17 anni esordì in prima squadra e a 19 giocò in Europa League, non lasciando più il posto da titolare. Molto abile coi piedi, sa guidare bene la difesa. Inoltre, studia all’università psicologia e comunicazione.