Una scappatoia per evitare denuncia e processo davanti al Tribunale Federale Nazionale. Ammettendo la colpa, potrebbe arrivare solo una multa
Il Corriere dello Sport segnale che Paulo Fonseca potrebbe patteggiare dopo che la procura Figc ha aperto un supplemento di indagine sulle parole dell’allenatore del Milan. Al termine di Atalanta-Milan, Fonseca si è scagliato contro l’arbitro La Penna, colpevole, secondo lui, di decisioni discutibili che hanno sfavorito la sua squadra. Le parole sono state piuttosto dure, soprattutto per il tempismo vista la protesta contro le violenze sugli arbitri.
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Fonseca, una scappatoia per evitare la squalifica dopo le parole su La Penna
Scrive il Corriere dello Sport:
Potrebbe non arrivare al deferimento, Paulo Fonseca. Non perché le sue parole al termine di Atalanta-Milan contro il direttore di gara, Federico La Penna, siano state depenalizzate, anzi. La sua uscita è stata stigmatizzata anche ieri. Ma il Codice di Giustizia Sportiva lascia al tecnico rossonero (così come a tutti i tesserati) una scappatoia per evitare denuncia e processo davanti al Tribunale Federale Nazionale, l’organo che deciderà. I legali del Milan hanno già cerchiato il numero 126, non è un’aggiunta all’immancabile tombola ma un articolo del CGS, quello che prevede il patteggiamento. Non significa essere innocenti, questo lo sanno anche i bambini. Semplicemente, ammettendo la colpa, si può godere dei benefici previsti. Tradotto in soldoni, se dovesse (e i presupporti ci sono) arrivare la squalifica, e se il Procuratore Figc, Chiné, e quello dello Sport del Coni, Taucer, dovessero ritenere congrui i termini del patteggiamento, arriverebbe solo una multa, per quanto salatissima.