Tecchi alla Gazzetta: «Non sono mai state prese misure cautelari che allontanassero Maccarani e Tishina e nel frattempo la ritmica ha vinto un bronzo a Parigi».
Il presidente della Federginnastica Gherardo Tecchi ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del caso che coinvolge l’ex allenatrice Maccarani.
Tecchi: «La Maccarani resta la tecnica più vincente, c’è la fila fuori dall’Italia per averla»
Non ha intenzione di ricandidarsi alla presidenza, ammetterà che lasciando in questo momento dà adito a nuove polemiche…
«Sarebbe bastato accorgersi che non sono andato alle Olimpiadi di Parigi per motivi personali. Ripeto, la decisione era presa da tempo. Ho 75 anni, non mi attacco alla poltrona, non riesco a capire come sopra una certa età si continuino a occupare certi spazi».
Come ha reagito alle intercettazioni sul processo sportivo?
«Erano frasi estrapolate dal contesto e sono uscite solo le intercettazioni utili a portare avanti una tesi mediatica. La verità è che a Monza da oltre due anni va avanti un procedimento preliminare senza che siano mai state prese misure cautelari che allontanassero Maccarani e Tishina da Desio. Nel frattempo la squadra nazionale di ritmica ha vinto una medaglia di bronzo a Parigi, senza la quale il Coni non avrebbe potuto vantare lo stesso bottino di Tokyo».
Tornasse indietro c’è qualcosa che non rifarebbe?
«Forse perderei un po’ della mia indole con un linguaggio colorito che a volte è una mia debolezza».
E la telefonata a Malagò all’inizio delle indagini sui presunti maltrattamenti?
«I miei contatti con lui sono previsti da Statuto, quindi per me era un atto dovuto sentirlo quando decidemmo di sospendere Maccarani nel 2022, in piena preparazione olimpica».
Nell’ultimo consiglio federale avete prolungato di sei mesi tutti i contratti, compreso quello della Maccarani…
«Era e rimane la tecnica più vincente del movimento sportivo italiano. C’è la fila fuori dall’Italia per averla, ma sarebbe sbagliato lasciarla andare».
Come vede il futuro della ginnastica?
«Si baserà sulla formazione dei tecnici; poi dovranno essere fatti codici adeguati per far valere di più l’aspetto artistico di quello estetico».