A Striscia la Notizia: «Senza girare nulla al fondo. Vorrei trasparenza, per capire come vengono investiti questi 30-40 milioni». Lo strano ritiro della candidatura di Tardelli
Dopo l’inchiesta sul presidente della Figc, Gabriele Gravina, il programma tv di Canale 5 Striscia la Notizia ha intervistato Beppe Dossena, ex campione del mondo nel 1982.
Dossena: «La società che gestisce il fondo di fine carriera incassa 1 milione e mezzo nell’immobiliare, senza girare nulla al fondo»
Come viene gestito il Tfr dei calciatori?
«Allora, il Tfr dei giocatori appartiene al “Fondo di fine carriera calciatori e allenatori” che è gestito dalla società Sport Invest 2000, la quale gestisce un patrimonio, la maggior parte investito in immobili. Si sa qualcosa della società, è una Srl, ci sono i bilanci; io non sono riuscito a trovare informazioni sul fondo. Vorrei e gradirei che ci sia trasparenza, per capire come vengono investiti questi 30/40 milioni».
Poi è riuscito a spulciare qualcosa…
«Sì, dalla camera di commercio della Sport Invest… stranamente dovrebbe incassare circa 1 milione e mezzo dagli affitti, ma non gira nulla al fondo e nonostante ciò perde anche circa 250 mila euro».
Lei si è candidato per la presidenza dell’Associazione italiana calciatori (Aic) e non è stato eletto quattro anni fa… [è stato eletto Calcagno, che poche settimane dopo la rielezione di Gravina, ricevette anche la carica di vicepresidente della Figc].
«Sconfitto con grandi perdite. Tardelli decise di non ricandidarsi all’ultimo momento; con lui ho vissuto un’esperienza enorme nell’82, se mi dice che non ha più voglia di far una cosa, io non vado oltre».
A Striscia hanno specificato:
«Essere presidenti dell’Aic conta nelle votazioni della presidenza della Figc. Quando Tardelli si ritira dalla corsa, combinazione in quei giorni ha una consulenza dalla Figc di Gravina; per essere responsabile del nuovo centro Figc, ha avuto un contratto di 4 anni per un compenso di 200mila euro l’anno, 800mila in tutto».