Sarebbe Raspadori la pedina di mercato, il Napoli vorrebbe 20-25 milioni. Forse potrebbe partire anche Folorunsho
Conte si aspetta tre colpi a gennaio: difensore centrale, esterno e una mezzala (Corsport)
Scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport che Conte si aspetta tre colpi a gennaio. Diciamo che i primi due sono più urgenti e si tratta di un difensore centrale (in uscita sarebbe Juan Jesus) e un esterno.
Scrive il Corriere dello Sport:
Antonio Conte è in attesa di rinforzi, li aspetta, se li aspetta alla luce delle valutazioni andate in scena in questi primi mesi azzurri. Le sue, in questa fase, potrebbero essere riassunte così: un difensore centrale – anche d’esperienza – che possa rappresentare un’alternativa credibile a Rrahmani e Buongiorno, però consapevole delle gerarchie; un terzino di fascia, meglio se un jolly capace di giocare sia a destra sia a sinistra; un centrocampista, più che altro una mezzala con qualità offensive e idee.
La ricerca è cominciata da un po’, ma per incastrare nuovi tasselli nella rosa, il Napoli dovrà liberare qualche casella in lista. Necessariamente: per intenderci, non sarebbe un Under come Rafa Marin a creare spazio utile, piuttosto un profilo come Juan Jesus. Proprio lui, Raspadori, Ngonge e Zerbin sono nell’elenco dei giocatori non incedibili. Da definire la posizione di Folorunsho, come Jack legittimamente a caccia di maggiore spazio e continuità.
Raspadori è di certo una pedina strategica: il club ha definito una valutazione di partenza che si aggira intorno ai 25-30 milioni, ma il mercato invernale è da sempre una finestra di opportunità, di scambi potenziali, di trame da tessere e magari costruire sulla base di scambi.
Conte dopo Napoli-Lazio: «Questa è la squadra che voglio vedere, ma dobbiamo essere più qualitativi negli ultimi 20 metri»
Partita tattica ed equilibrata, ma poco precisi sui cross
«Penso che la partita di oggi ha detto che la strada per cui stiamo lavorando è quella giusta, perché nella nostra idea c’è quella di aggredire l’avversario per fare noi la partita. Sicuramente c’è da migliorare nel finale perché arriviamo tante volte lì e ci manca l’ultimo passaggio. Non sono dispiaciuto affatto dalla prestazione dei ragazzi perché hanno dato tutto con grande impegno. La Lazio non sta lì perché è una meteora, è un’ottima squadra. Non sono assolutamente deluso o scontento. Ci saranno altri inciampi, ma questa è la squadra che voglio vedere, ma dobbiamo essere più qualitativi negli ultimi 20 metri».
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Avete sofferto sulle ripartenze
«Le ripartenze ci stanno. Sono inevitabili se porti pressione per non far giocare l’avversario. Preferisco vedere una squadra attiva e non passiva che aspetta arroccandosi. Abbiamo cominciato questo percorso, ci stiamo lavorando tanto e penso che stia dando i suoi frutti. Continuiamo a lavorare con questi concetti e non si torna indietro, non voglio vedere una squadra remissiva, ci giochiamo la partita».