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Caso Maccarani, il pm intercettato: «Trovatemi chi non sta con le accusatrici che sono due str…» (Corsera)

Bufera sull’inchiesta federale. Il pm era sempre al telefono con il presidente federale: «se uno le volesse attaccare queste tre o quattro le possiamo fare nere…»

Caso Maccarani, il pm intercettato: «Trovatemi chi non sta con le accusatrici che sono due str…» (Corsera)
Gc Milano 17/04/2012 - conferenza stampa Sky 'Meno 100 giorni alle Olimpiadi' / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Emanuela Maccarani-Romina Laurito-Andreea Stefanescu-Angelica-Saurayuk-Marta Pagnini-Elisa Santoni

Il caso Maccarani per gli abusi alle ginnaste non sembra finito. La ct delle farfalle della ginnastica ritmica è oggetto di nuove accuse da parte delle ex ginnaste Anna Basta e Nina Corradini che hanno chiesto alla Procura Generale che lei e i vertici politici della ginnastica italiana vengano processati dal Coni.

La ct Maccarani alla fine del primo processo per maltrattamenti fu prosciolta e ammonita in sede sportiva per «eccesso di affetto», nonostante la procura di Monza ha certificato «insulti, pesature reiterate, espressioni offensive riferite alle caratteristiche fisiche e umiliazioni». Per essere prosciolta, secondo l’accusa delle ginnaste, Maccarani avrebbe orientato a suo piacimento il processo sportivo con il suo (teorico) accusatore, Michele Rossetti, manipolando il presidente federale Gherardo Tecchi. Le prove sarebbero proprio nelle 150 pagine (con 300 di allegati) degli atti di Monza.

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Secondo il Corriere della Sera ci sono delle intercettazioni in cui “il pm federale Michele Rossetti nelle quali chiedeva di trovare «chi non sta con le accusatrici» della tecnica azzurra”.

Se la revisione di un processo penale in Italia è rara, quella di un procedimento sportivo non ha precedenti. La possibilità è però al momento delle 350 pagine di atti giudiziari dei pm di Monza che traccerebbero un quadro di connivenze clamoroso tra procura sportiva, allenatrice e vertici Federginnastica. Al centro Michele Rossetti e i suoi rapporti con il presidente Fgi Gherardo Tecchi.

“Dalle intercettazioni agli atti della Procura di Monza emerge che i contatti tra Rossetti e il numero uno di una ginnastica nella bufera saranno costanti. Tecchi spiega al consigliere Armando Guidi che «se uno le volesse attaccare queste tre o quattro le possiamo fare nere, ma non si può perché la gente se tu vai addosso alle ragazze diventi un orco e loro le poverine … bisogna aspettare, quando è ora dargli una bastonata nella testa». Lo stesso giorno Rossetti spiega a un conoscente che «il problema è che i media gli hanno dato uno spazio enorme… cioè due stronze che dicono cose che hanno avuto una risonanza paurosa… invitate da tutte le parti… io ho scatenato i miei agenti segreti… dicendo trovatemi tutte le ex farfalle che non si sono messe in combutta con queste (Basta e Corradini) e me le sentirò…».

Come verranno scelte le testimoni lo chiarisce un colloquio tra Rossetti e il vicepresidente Valter Peroni, garante pro tempore dell’accademia. Peroni dice al procuratore: «Ti faccio la foto di questo elenco che mi ha fatto Emanuela. Dove ci sono due crocette sono quelle che ti aveva indicato lei verbalmente… no? E poi con due trattini altre due secondo lei negative, o non controllabili o che possono dir male». Rossetti replica: «Vabbè, vediamo se stanno anche nel mio elenco».

Quale sia la sua intenzione, Rossetti lo spiega a un amico: «Questa Anna Basta era atleta di buon livello … a un certo punto ha cominciato ad apprezzare i piaceri della vita e si è resa conto, probabilmente, che poteva fare star system senza farsi il culo… Il problema sarà archiviare senza dare la sensazione… cioè ho pensato alla possibilità di dire ai media che abbiamo fatto uh… un’azione protettiva…». L’azione protettiva è l’ammonizione inflitta il 9 ottobre 2023 dal Tribunale della Ginnastica a Maccarani, che torna subito a dirigere le Farfalle. Esattamente la sanzione chiesta da Rossetti che nella sua arringa giustificava i comportamenti della tecnica come frutto di «eccesso di affetto». La palla per l’eventuale revisione passa alla Procura Generale del Coni, fino a questo momento convitato di pietra”.

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