Vent’anni di presidenza Cairo, la Stampa sottolinea: “In 118 anni il #Torino non aveva mai registrato un senso così profondo di impotenza, incertezza e mediocrità”
La Stampa senza pietà sul ventennio di Urbano Cairo al comando del Torino. Il suo è il “peggiore di sempre”. Il presidente granata però ha un livello di autostima invidiabile e, durante i festeggiamenti per i 118 anni del club, si lascia scappare una frase che pare più una preghiera: “Mi rimpiangerete”.
Cairo: «Se lasciassi il Toro mi rimpiangerebbero»
Proprio sul compleanno la Stampa scrive:
“Oggi il compleanno più basso con una contestazione popolare sempre più dura che lo tiene lontano da Torino, una squadra in piena crisi che rischia la retrocessione in B e un futuro incerto dopo aver annunciato di voler vendere il club”.
Il quotidiano non ha pietà:
“Il Toro in questi 118 anni ne ha viste di tutti i colori, […], ma un senso così profondo di impotenza, incertezza e mediocrità non si era mai registrato. Il ventennio di Ciaro non ha paragoni con i precedenti periodi“.
E riprende le infelici parole che Cairo si è lasciato scappare durante un evento a Milano:
«Se arriva uno che è più bravo e ricco di me, allora io cedo. Perché poi da tifoso del Toro sarò contento di vedere le meraviglie che farà questo signore ricco e bravo. Non si è ancora fatto vivo nessuno, magari lo farà… Altrimenti vado avanti. Io devo competere fatturando 100 milioni di euro con chi ne fattura 400-500. Non è facile. Questi poi sono contestatori che in cuor loro sanno se lasciassi il Toro, magari mi rimpiangerebbero».
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