In conferenza: «Non mi sento il miglior sportivo della storia italiana. Ne siamo usciti sempre bene e sono fiducioso che anche stavolta andrà così».
Dopo la vittoria alle Atp Finals 2024 contro Fritz a Torino, Jannik Sinner ha tenuto la conferenza stampa.
Sinner: «Non mi sento il miglior sportivo della storia italiana»
Sugli obiettivi di quest’anno:
Sinner: «Il mio obiettivo era capire dove posso arrivare. Sarà lo stesso il prossimo anno, faremo tutto quello che possiamo con lo stesso approccio. Sono molto felice dei miei progressi, e di questa vittoria, perché è un modo fantastico per chiudere una grande stagione, non ho messo obiettivi per il futuro. Sono molto felice».
La difesa dello slam nel 2025:
«Come lo difenderò? Essendo me stesso come giocatore, con una buona connessione con il mio staff. Ho sempre detto che il tennis è imprevedibile. Se mi sorprendo ancora dopo la prestazione di oggi? Possono succedere tante cose in una partita del genere, devi sempre stare al massimo, la partita può scivolare via in ogni momento, ma nella mia testa sapevo che era una partita molto complicata oggi. Fritz ha giocato molto bene, sapevo che dovevo giocare al massimo e fortunatamente ci sono riuscito. L’anno scorso ero sfavorito contro Novak, oggi penso di aver gestito bene i punti molto importanti. Quanto sono felice? Molto felice. Parlando del tennis e di quello che ho espresso in questa settimana, sono molto felice. Ho sempre detto che sono arrivato presto per prepararlo nel migliore dei modi».
Le lacrime della mamma:
Sinner: «Un genitore e le persone che ti stanno vicino vengono prima di tutto il resto, sono contento della coppa, ma è ancora più bello vedere la famiglia qui con me, solo loro sanno i sacrifici che abbiamo fatto. Non solo la lacrima di mamma, ma tutto questo di condividere questi momenti con la famiglia è la cosa più bella rispetto a tutto il resto».
Il miglior sportivo della storia italiana:
«Non sono d’accordo, perché ho 23 anni, non possiamo fare paragoni con altri sportivi che hanno fatto cose incredibili. Io ho fatto una stagione importante, c’è da vedere come va tutta la carriera».
Sulla vicenda doping:
«Non mi preoccupa, siamo usciti tre volte in modo positivo da questa vicenda e sono molto fiducioso che andrà così anche adesso. Cerco sempre di capire cosa ho sbagliato o cosa potevo far meglio. Non c’era altro verso di far meglio, ho preso il mio team e ho detto facciamo del nostro meglio. Il mio team mi ha aiutato perché ho passato notti in cui non dormivo bene. Serve anche il team che è molto forte, io ho avuto la fortuna di avere Vagnozzi e Cahill e grazie a questo abbiamo continuato a lavorare tutti i giorni come se non ci fosse un domani e ci siamo anche migliorati in questo periodo».
L’affetto dell’Italia:
«E’ un momento speciale quando entro in campo, c’è tensione è normale, ci sono dei dubbi, però il pubblicomi ha dato veramente tanto, soprattutto quando le cose non stavano andando bene. Sono fiero di essere italiano, e di far parte di certi successi. Abbiamo tanti giocatori nei primi 100 e mi fa piacere far parte di tutto questo».