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Lega Serie A, l’ex commercialista di Berlusconi Simonelli in pole per sostituire Casini (CorSera)

Amico di Adriano Galliani, aveva già tentato la scalata in Serie B. Per ora ha 15 preferenze; il Napoli tra i club contrari.

Lega Serie A, l’ex commercialista di Berlusconi Simonelli in pole per sostituire Casini (CorSera)
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: logo serie A

L’avvocato Ezio Simonelli sembra essere il favorito a prendere la presidenza della Lega Serie A al posto di Lorenzo Casini. A riportarlo è il Corriere della Sera.

Lega Serie A, Simonelli in pole per sostituire Casini

Il quotidiano scrive nell’edizione odierna:

La Lega di A cambia gli equilibri, anticipa la data dell’assemblea elettiva e si compatta attorno al nome di Ezio Simonelli. Ieri prima dell’assemblea in videoconferenza, un gruppo di squadre orientate a mutare la guida della Lega di A ha avuto una pre-riunione. Sono 15 le società determinate ad avviare un cambiamento ai vertici: i presidenti sono orientati a supportare Simonelli, ex commercialista di Silvio Berlusconi e amico di Adriano Galliani che ne ha perorato la causa. Conosce bene i corridoi di via Rosellini avendo già tentato la scalata alla B, dopo esserne stato anche presidente del collegio dei revisori dei conti, e pure reggente della A. Titolare di uno studio legale tributario, è membro dei collegi sindacali di Mediaset e Mondadori e console onorario del Canada a Milano.

Serviranno 14 voti per la fumata bianca: Simonelli sembra avere 15 preferenze. Solo Lazio, Napoli, Lecce, Empoli e Verona sono contrari. C’è tempo fino alla mezzanotte del 5 dicembre per depositare le candidature: difficile che si ripresenti Casini. 

Casini: «Prima il calcio italiano si decideva con le strette di mano tra Carraro e Tavecchio»

«Visto che è stata chiamata in causa in maniera imprecisa più volte la Serie A mi sembra doveroso rispondere. Rappresentazioni false di quanto successo negli ultimi anni non sono corrette. La Serie A in consiglio Federale è l’unica componente che si è sempre rifiutata di votare contro su una singola componente. Abbiamo sempre detto che se riguarda una componente non si vota contro quella componente, rispetto che non è stato dimostrato dalle altre componenti. Il motivo per cui siamo qui oggi non è l’emendamento Mulé, ma si parte da anni in cui la Serie A si è vista togliere tante cose. C’erano delle cautele scritte, si è poi passati alle famose strette di mano tra Carraro e Tavecchio e questo era il calcio italiano».

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