A Sky Sport: «Lo Stoccarda vuole controllare il gioco, sono bravi tecnicamente. I giocatori devono pazientare? Loro devono vivere le partite, come i tifosi».
Alla vigilia del match contro lo Stoccarda di Champions domani alle 21, il tecnico della Juventus Thiago Motta ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport.
Thiago Motta: «Contro la Lazio siamo stati disorganizzati, ma abbiamo meritato la vittoria»
Quella con lo Stoccarda è una sfida che può segnare un passo importante, gli algoritmi dicono che con 9 punti i playoff sono praticamente certi… Ci pensate?
«No, non ci pensiamo».
Chi ha recuperato per la partita?
«McKennie si è allenato con il gruppo, Conceiçao è rientrato dopo la squalifica del campionato, anche Fagioli sta bene. Per gli altri non abbiamo recuperi, non ci saranno Nico Gonzalez e Koopmeiners, oltre a Bremer e Milik, ovviamente».
Che squadra è lo Stoccarda? Hanno perso l’ultima col Bayern 4-0…
«In Champions, nella loro prima partita a Madrid, meritavano anche la vittoria. Hanno giocato bene e messo in difficoltà una grande squadra come il Real. Nell’ultima di campionato sono stati molto equilibrati contro un Bayern che, al momento, è una squadra che non ti permette di giocare. Lo Stoccarda ha uomini che, con la palla, possono fare la differenza. Si sentono a loro agio con la palla e vogliono controllare il gioco. Noi saremo pronti a fare la nostra partita».
L’inserimento di Danilo con la Lazio ha cambiato la partita. Può succedere la stessa cosa anche in coppa?
«Sono d’accordo, il suo ingresso ha dato ritmo alla squadra iniziando il gioco da dietro. Quando siamo rimasti con un uomo in più contro la Lazio ci siamo disorganizzati un po’ troppo, poi siamo andati meglio nel secondo. Abbiamo creato e alla fine la palla è entrata con un autogol, ma è stata comunque una vittoria meritata».
Ha detto ai giocatori che devono avere pazienza rispetto alla spinta del pubblico?
«I giocatori devono vivere le partite, sentire le emozioni del campo, e i tifosi uguale. Abbiamo dei tifosi che sentono le partite e si identificano con la squadra. Sono partecipi».