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Sono almeno sette gli allenatori inglesi mai chiamati dalla Federcalcio prima di Tuchel (Telegraph)

Howe, Potter, Dyche, Cooper, Lampard, O’Neil e Russell Martin, nessuno di loro ha ricevuto una chiamata dalla Fa. E allora chi sono gli allenatori inglese contattati dalla federazione.

Sono almeno sette gli allenatori inglesi mai chiamati dalla Federcalcio prima di Tuchel (Telegraph)
Db Milano 11/10/2022 - Champions League / Milan-Chelsea / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Graham Potter

Il Telegraph proprio non lo accetta. Com’è possibile che la Federcalcio inglese non abbia nominato un ct inglese. Eppure, secondo le dichiarazioni del direttore esecutivo della Fa, Mark Bulligham, 10 inglesi disponibili ad allenare la nazionale sono stati contattati. Ma chi erano questi dieci. Al quotidiano hanno iniziato ad indagare e hanno scoperto almeno due nomi che la Fa non ha nemmeno considerato.

Eddie Howe e Graham Potter sono in cima alla lista dei sette più importanti allenatori inglesi e britannici che la Football Association non ha intervistato per il posto di allenatore permanente della nazionale inglese“.

La Federcalcio inglese ha mentito? Chi sono gli allenatori contattati prima di Tuchel?

Il Telegraph “conosce almeno sette dei migliori allenatori inglesi e britannici che la Fa non ha mai contattato, il che solleva importanti interrogativi sulle affermazioni di Bullingham. Anche Carlo Ancelotti del Real Madrid ha negato di essere stato contattato“.

E ancora: “Howe, considerato da molti il ​​miglior candidato inglese, ha confermato venerdì di non essere stato contattato né intervistato e Telegraph Sport può rivelare che anche Potter non è stato intervistato dalla Fa“.

Su Howe, la Fa ha l’attenuante del contratto ancora valido tra l’allenatore e il Newacastle. Potter è a spasso dopo l’esonero dal Chelsea.

La Federcalcio inglese non ha chiamato nemmeno “Sean Dyche, Steve Cooper, Frank Lampard, Gary O’Neil e Russell Martin“.

Tuchel va bene, dice in soldoni il quotidiano, “è un allenatore di prima categoria” Il problema è che le dichiarazioni di  Bullingham “hanno causato delusione tra gli allenatore inglesi che ritengono di non aver avuto una giusta possibilità di ottenere l’incarico“.

Bullingham ha anche affermato che gli allenatori inglesi «non sono ancora arrivati ​​a quel punto» in termini di sviluppo, il che è stato accolto con sgomento dato che alcuni dei manager che non sono stati intervistati non lo hanno mai nemmeno incontrato“.

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