A Libero: «Lo spagnolo, se in giornata, ha ancora qualcosina di più. Jannik somiglia a Djokovic, Carlos è simile a Federer»
Corrado Barazzutti intervistato da Libero commenta l’annata di Sinner. L’italiano ieri ha conquistato il Masters 1000 di Shanghai battendo in finale Djokovic 7-6, 6-3. Per Barazzutti, però, Alcaraz è ancora un gradino sopra l’italiano.
Sinner non finisce più di stupire, vero?
«Sì. E non solo per i grandi risultati che sta ottenendo, due Slam e tre 1000 vinti nel 2024 lo testimoniano, ma anche per i miglioramenti».
Barazzutti: «Alcaraz, se in giornata, ha ancora qualcosina di più di Sinner»
Ieri ha superato Djokovic che ha detto di rivedersi in Sinner: anche lei ha l’impressione che Jannik stia per diventare il nuovo Nole?
«Decisamente sì. Sono due campioni che hanno molte caratteristiche in comune: amano colpire da fondo campo, muovono il gioco e lo comandano e non amano particolarmente scendere a rete».
Di Sinner, Barazzutti ammira «la solidità nel momenti decisivi, uno che vince 20 tie-break su 22 giocati vuol dire che sa bene cosa fare quando la situazione scotta».
Dove può ancora migliorare?
«Nel gioco a rete. Il servizio lo ha molto affinato e così la smorzata. Ma, ripeto, quello che non aveva due anni fa era la capacità di concentrazione e la mentalità vincente che ha acquisito. Non ha più le pause che aveva dimostrato, per esempio, nel 2022».
Il suo alter-ego dei prossimi anni sarà Alcaraz: come giudica i dominatori del futuro?
«Di Jannik abbiamo detto. Alcaraz possiede un arsenale di colpi oggettivamente più completo. Il suo tennis si avvicina molto a quello di Federer, è vario e in grado di generare maggiore versatilità anche nei momenti di difficoltà».
Alcaraz e Sinner: come slam stanno 4 a 2 per l’iberico ma, oggettivamente, chi è il più forte?
«Penso che lo spagnolo, se in giornata, abbia ancora qualcosina di più. Inoltre, non dimenticatelo, ha due anni in meno di Jannik e quindi la possibilità di alzare ulteriormente il proprio livello di gioco come ha fatto e sta facendo ora l’italiano».