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Sinner ambassador di Milano-Cortina 2026: «Un onore, vengo da una parte d’Italia dove sciare è come camminare»

Malagò: «Sinner è una figura che dà l’idea di forza di volontà, unione ed entusiasmo. Molti credevano sarebbe diventato bravo sia col tennis che con lo sci». 

Sinner ambassador di Milano-Cortina 2026: «Un onore, vengo da una parte d’Italia dove sciare è come camminare»
Italy's Jannik Sinner attends a press conference after victory against Russia's Daniil Medvedev in the men's singles final match on day 15 of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 29, 2024. (Photo by WILLIAM WEST / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Jannik Sinner è stato designato ambassador del Team26 e il primo dei volontari per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Sinner: «Vengo da una parte d’Italia dove sciare è come camminare»

Il tennista ha dichiarato alla presentazione:

«Sono cresciuto in una parte d’Italia dove sciare era come camminare. Lo sci e lo sport mi ha dato tanto per capire che persona sono. Alla fine ho scelto il tennis. Le nostre montagne sono una meraviglia solo a guardarle. Quando ci sono i giochi olimpici è un grandissimo onore far parte di questo programma. Io giocando a tennis faccio tanti eventi ed è impensabile farli senza volontari. Cerchiamo di fare un bellissimo programma tutti insieme. Loro sanno che sono a disposizione. Ci metterò il cuore».

E’ intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò:

«La scelta di Sinner è logica. È una persona che è arrivata al tetto del mondo, è arrivata dal nostro Paese. Siamo tutti orgogliosi che sia italiano. Sappiamo bene anche del suo percorso giovanile. Anche se mi risulta che qualche discesa libera continui a farla. Molti sostenevano che sarebbe diventato bravo sia con il tennis che con lo sci. Sinner è una figura che sicuramente dà l’idea di forza di volontà, di unione, di entusiasmo, tutte quelle che sono le caratteristiche dei volontari. Poi il concetto dell’ambassador; stiamo ben attenti, è un discorso che è stato già sdoganato da altri grandi dello sport. Perché quello delle Olimpiadi invernali è un evento che coinvolge tutto il Paese, coinvolge i territori, visto anche in altre discipline e noi abbiamo bisogno di persone che fanno formazione».

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