Venne gestito col “bio-banding” un sistema che suddividere i giocatori in base all’età biologica anziché cronologica. È cresciuto di circa venti centimetri in 18 mesi
Scott McTominay è arrivato a Napoli pochi giorni fa, dal Manchester United, club in cui ha trascorso un’intera carriera.
Lo United ha salvato McTominay con il sistema “bio banding”
As racconta che però gli inizi nel mondo del calcio non sono stati semplici per lui:
“Il suo arrivo a Napoli si è definito a poche ore dalla fine del mercato estivo. Lo United ha deciso di venderlo controvoglia, perché il sistema del fair play della Premier League dà maggiori agevolazioni per i calciatori provenienti dalle giovanili. Lo scozzese ha concluso una tappa della sua carriera durata 22 anni in un club che gli ha salvato la carriera quando era bambino. McTominay è arrivato allo United a soli 5 anni, dopodiché ha giocato in tutte le categorie giovanili e con squadre al di sopra della sua età. Fino a quando non ha sofferto di un ritardo nella crescita e non aveva la forza necessaria per calciare il pallone.
A 16 anni è cambiato tutto e in diciotto mesi è passato dall’essere alto 1,67 cm fino ad arrivare a circa 1,90 cm; ma ciò gli ha creato problemi di coordinazione ed equilibrio. Dopo una stagione, è riuscito a debuttare con Mourinho in prima squadra, risultando fino ad oggi il canterano con più presenze nel club maggiore delle ultime sette stagioni. La domanda è: perché lo United ha continuato a credere in lui nonostante i problemi fisici avuti in passato? E’ stato grazie al sistema “bio banding”: consiste nel suddividere i giocatori per gli allenamenti e le partite in base all’età biologica anziché cronologica; un metodo per sviluppare meglio i talenti del calcio. E’ lì che McTominay ha potuto dimostrare il suo valore”.