“È meno pericoloso, appare meno sfacciato e, cosa peggiore, passa sempre più inosservato. Per Ancelotti la priorità è farlo tornare al suo livello”
Che fine ha fatto Vinicius? Se lo chiede As, che sottolinea come le prestazioni dell’attaccante brasiliano siano lontane dalle sue reali potenzialità.
As scrive:
“La sua scintilla, il suo zampino e la sua gioia. Il calciatore che spacca difese e partite. Quello che la scorsa stagione, nonostante due infortuni (e undici partite saltate), è stato in grado di segnare 24 gol e fornire undici assist, superando in extremis i numeri di Bellingham. Si cerca il leader del Real Madrid e del Brasile. Si cerca né più né meno che il giocatore che attualmente è in testa ai sondaggi per la vittoria del Pallone d’Oro il 28 ottobre. Leggere questa frase e guardare la televisione, in queste settimane, sta generando contraddizioni. Vini ha dimostrato di avere quel livello, ma non lo ha raggiunto. E il suo declino comincia a essere tanto innegabile quanto preoccupante. Vinicius non è Vinicius.
In questa stagione ha giocato sette partite: la Supercoppa Europea (Atalanta), quattro partite di campionato (Maiorca, Valladolid, Las Palmas e Betis) e le due recenti partite del Brasile (Ecuador e Paraguay). In tutte queste occasioni è riuscito a segnare un solo gol… ed è stato su rigore contro Las Palmas.
Vinicius, la priorità del Real è portarlo ai suoi livelli
Non sta facendo bene. È passato da un tasso di conversione di quasi il 25% (un tiro su quattro entrava nella rete) a un irrisorio 9% (deve fare dieci tiri per colpirne uno). È meno pericoloso, appare meno sfacciato e, cosa peggiore, passa sempre più inosservato. Questo, in Vini, è allarmante”.
As conclude:
“Vinicius non è il giocatore che ha dimostrato di poter essere. E al Real Madrid, ora che è tornato in azione, sono decisi a farlo tornare. Per Ancelotti è una priorità. Il giocatore da 24 gol e 11 assist deve tornare“.