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Bagnaia: «Marquez non l’ha fatto apposta, gli chiedo scusa. Ma non cambio idea sulla dinamica dell’incidente»

Alla vigilia di Misano: «Quando ci siamo visti, mi ha chiesto scusa. Abbiamo due punti di vista diversi. Ho male ovunque, alla spalla, al collo»

Bagnaia: «Marquez non l’ha fatto apposta, gli chiedo scusa. Ma non cambio idea sulla dinamica dell’incidente»
Ducati Italian rider Francesco Bagnaia gets ready during the first MotoGP free practice session of the Moto Grand Prix of Aragon at the Motorland circuit in Alcaniz on August 30, 2024. (Photo by Pierre-Philippe MARCOU / AFP)

Bagnaia smorza i toni alla vigilia del Gran Premio Moto Gp di Misano e nella settimana che segue l’incidente tra lui e Alex Marquez. Subito dopo l’incidente, Bagnaia aveva accusato lo spagnolo di averlo fatto apposta. Oggi ha fatto un passo indietro su questo, non sulla sua idea dell’incidente. Resta che l’italiano campione del mondo ha dolori un po’ ovunque.

Le scuse di Bagnaia per le parole forti

«Prima di tutto vorrei chiarire una cosa. Vorrei chiedere scusa ad Alex per le parole che ho detto dopo la gara, ero in una situazione di forte nervosismo, ero molto arrabbiato. Non ho mai voluto far intendere che quello che è successo sia stato intenzionale: non mi ha voluto far cadere volontariamente. La sua difesa è stata molto aggressiva, si sarebbe potuta evitare se lui, appena avvenuto il contatto, avesse chiuso il gas. E invece l’ha tenuto aperto, ma le mie parole sono state un po’ troppo dure nei suoi confronti e gli chiedo scusa per questo. Però non cambio idea su quanto successo: è andato lungo, ero davanti. Ero molto arrabbiato soprattutto perché era rimasto col gas aperto. Ma è il passato, guardiamo avanti. Fisicamente non sono al 100%, ho abbastanza male un po’ ovunque ma principalmente a spalla, collo e schiena nella parte sinistra. Però stringiamo i denti».

I due si sono parlati dopo la gara.
«In quel frangente mi ha chiesto scusa. Siamo due piloti e abbiamo due punti di vista diversi ovviamente: lui ha ribadito che non mi ha visto e io che è impossibile che non mi abbia visto. Ho comunque apprezzato che sia venuto a chiedermi scusa. Per me è chiusa lì, è finita con una stretta di mano!.

Torniamo a Misano. Quali sono le aspettative?
«Sappiamo tutti quanti giri faccia qua a Misano durante l’anno, anche troppi qualche volta. Sono sempre contento di venire qui: il livello di grip è ottimo, la pista è perfetta. La nostra moto si è sempre adattata molto bene: l’anno scorso abbiamo fatto due podi, eravamo molto veloci. Per il secondo anno di fila ci arrivo non al 100%, ma quest’anno sto un po’ meglio rispetto al 2023. Vedremo».

Lo scontro Marquez-Pecco non è finito. Marquez è vendicativo, Valentino Rossi ne sa qualcosa (Max Temporali)

A Max Temporali (giornalista che segue anche per Sky la Moto Gp) va il merito di aver finalmente scoperchiato questa spessa coltre di ipocrisia che sta provano ad anestetizzare quel che sta avvenendo in Moto Gp. Con la rivalità Bagnaia-Maquez che rischia di diventare ingestibile. Dopo la decisione di ingaggiare Marquez come pilota ufficiale dalla prossima stagione e soprattutto dopo l’incidente di domenica scorso con Alex Marquez che è rovinato addosso a Bagnaia il quale lo ha accusato e con quella caduta rischia di giocarsi il Mondiale. Ancora non è al meglio e questo week-end si corre a Misano.

Ecco cosa  scrive Max Temporali:

Ho la sensazione che lo scontro Marquez – Bagnaia non finisca qui. Il problema non penso sia l’incidente, che andrà in fanteria, ma le parole di Pecco, che attribuisce ad Alex la grave responsabilità di aver tenuto aperto l’acceleratore e di averlo centrato apposta. Una dichiarazione pesante, di cui apprezzo il coraggio e la sincerità. Spontaneo o stratega? Ad ogni modo, è una forma di déjà vu… Il fatto è che attaccare Alex equivale a farlo con Marc. Questa forma di protezione che il “grande” ha per il fratello minore potrebbe evolversi malamente. Ripenso a quella conferenza stampa del GP della Malesia, anno 2015, quando le dichiarazioni di Rossi provocarono l’effetto boom più esplosivo della storia del motociclismo. Marc è astuto, spietato, vendicativo. Questo ci insegna la storia. Se un pochino ho imparato a conoscerlo, credo se la sia già legata a un dito. Pecco dovrà essere molto furbo e “cerebrale”. Penso sia finito in un campo minato, e dovrà imparare a fare il soldato per combattere uno che è già stato in Vietnam. Se fossi in Ducati penserei di mettere ordine per evitare una sorta di escalation. Anche perché, prima di fare altro casino, bisogna che si esaurisca la storia del “biscotto”: alla fine sono passati solo 9 anni…

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