Al CorSera: «Non mi lamento di Leclerc e di Sainz, ma Lewis spingerà la squadra a essere ancora più esigente. Di Sainz mi mancherà quasi tutto, la sua determinazione ha fatto crescere Leclerc».
Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera prima del Gp d’Olanda di questo fine settimana.
Vasseur: «Tanti alti e bassi della Ferrari, ma siamo in lotta per il titolo»
Perché si aspetta una seconda parte di stagione migliore?
«Non è un campionato facile da leggere. Se guardiamo ai numeri siamo andati molto meglio dell’anno scorso: due vittorie, undici podi, il 50% di punti in più. Certo, poi ci sono stati anche parecchi alti e bassi, ma è così per ogni team. La lotta è ravvicinatissima, ogni piccolo cambiamento crea grandi differenze in classifica. All’inizio dominava la Red Bull. Poi siamo andati bene noi, dopo la Mclaren e infine la Mercedes. Sarà un’altalena fino alla fine».
Perché la Ferrari vive di alti e bassi?
«Non è tutto bianco o nero. A livello di classifica andavamo meglio nei primi mesi, è vero. Ma sui tempi parliamo sempre di pochissimi decimi di differenza, non di mezzo secondo. In alcune gare abbiamo sbagliato, in Canada con la pressione delle gomme. Dalla Spagna sono comparsi problemi legati agli sviluppi. Siamo dovuti tornare indietro perdendo un mese e mezzo di evoluzioni, a Spa ci siamo ripresi».
Lei parla spesso di stabilità, ma in parecchi hanno lasciato la Ferrari (fra i quali il direttore tecnico Enrico Cardile)…
«Stabilità non significa tenere Cardile. Vuole dire avere un gruppo di comando solido, con oltre centro persone, fra le più importanti dell’intera azienda Ferrari, ci incontriamo regolarmente per confrontarci. Siamo un’organizzazione nella quale il collettivo conta più del singolo. Ho fiducia nel gruppo attuale, ma sono convinto che abbia bisogno di rinforzi, e infatti abbiamo assunto 60 persone in 12 mesi senza fare pubblicità. L’unico di cui si è parlato è Loic Serra (ingegnere ex Mercedes), ma soltanto perché è uscito il suo nome, e non da qui. Infine, c’è anche un altro aspetto: con il budget cap è impossibile tenere sempre gli stessi».
Continuità anche per la Rossa 2025. Perché dovrebbe lottare per il Mondiale?
Vasseur: «Credo che già quest’anno siamo in lotta. Abbiamo vinto, quindi il potenziale c’è nonostante alcuni errori. E comunque lo sviluppo della Ferrari 2025 procede bene e l’anno prossimo sarà anche “peggio” di questo. Sarà ancora più tirato. Tutti smetteranno da subito di aggiornare per concentrarsi sul progetto 2026, completamente diverso. Già a inizio stagione conosceremo i veri valori».
Il recupero della Mclaren è una lezione. Cosa avete imparato?
«Che tutto è possibile. La Mclaren è un buon esempio di stabilità, ha cambiato ruoli a diverse persone nell’organizzazione. Ci ricorda che nulla è garantito, se ti chiami Ferrari o Mercedes non vai più veloce a prescindere».
Hamilton, due vittorie, ha battuto anche gli scettici:
«Mai avuto dubbi. Ho sempre creduto che fosse una questione di motivazione, appena sente l’odore della vittoria si scatena. Da chissà quanto aveva la Ferrari in testa, darà tutto. E’ sempre stato esigente con se stesso, con il mezzo, con tutti. Supersicuro e sbagliava poco. Riconosceva gli errori».
Alla Ferrari arriva già da leader?
Vasseur: «Non mi lamento di Leclerc e di Sainz. Ma Lewis con il suo palmares e con il suo spirito spingerà ogni elemento della squadra a essere ancora più esigente. Dopo Montecarlo, Leclerc aveva aspettative altissime, ha dato tutto per quel successo. Poi abbiamo cominciato a soffrire con la macchina ed è entrato in difficoltà. Ma è sempre stato onesto, anche nel riconoscere gli errori. E ha avuto la reazione che volevo».
Cosa le mancherà di Sainz?
«Potrei dire quasi tutto. Uomo squadra, regolare, dà suggerimenti importanti. Non dimenticherò mai che è stato lui a portarmi sul podio più alto per la prima volta (a Singapore 2023 ndr) né il contributo fondamentale per il recupero dello scorso anno. La sua determinazione ha fatto crescere Charles».
Perché prendere Hamilton e non Verstappen?
«Al di là del contratto lungo di Max con la Red Bull, Lewis è l’ideale per la Ferrari. Per la sua esperienza, per il rapporto che ha con Charles, per la calma».