Il Belgio ritira la squadra dalla staffetta mista di triathlon in programma per oggi. Dal comitato olimpico belga: «Speriamo il Cio capisca la lezione»
Alla fine è successo. Alla fine la Senna ha colpito e a subirne i danni peggiori è l’atleta belga Claire Michel che è finita ricoverata per il primo caso di Escherichia coli. Il Belgio ha quindi deciso di ritirare la propria squadra di Triathlon per l’assenza di Michel ma anche, e soprattutto, per non mettere a rischio la salute dei propri atleti.
Primo caso di Escherichia coli all’Olimpiade
Tra i primi a riportare la notizia Adn Kronos:
“Il Belgio ritira la sua squadra dalla staffetta mista di triathlon, in programma oggi lunedì 5 agosto nella Senna alle Olimpiadi di Parigi 2024. Claire Michel, 35enne membro del team, si è ammalata: è il primo caso di Escherichia coli ai Giochi. Michel ha partecipato alla gara femminile di mercoledì, con la prova di nuoto andata in scena nella Senna“.
Alla fine la qualità dell’acqua della Senna non era il massimo. Negli ultimi giorni l’organizzazione ha cancellato tutti gli allenamenti possibili. Troppo scarsa la qualità dell’acqua. “Il Comitato olimpico belga e la federazione di triathlon hanno ufficializzato il ritiro dalla staffetta perché «Claire Michel, un membro della squadra, purtroppo è malata». La diagnosi di Escherichia coli è stata resa nota dai media belgi. Nella nota ufficiale diffusa dai vertici dello sport belga si spiega che la rinuncia alla staffetta è stata presa «nei colloqui con gli atleti e lo staff. Il Comitato olimpico belga e la federazione triathlon sperano che la lezione venga appresa in vista delle prossime competizioni di triathlon alle Olimpiadi», la stoccata agli organizzatori di Parigi 2024″.
Vermeylen: «Sicurezza degli atleti una stro***a. Nella Senna ho annusato e visto cose…»
Ieri la Senna è tornata ad essere balneabile. Un recupero record visti i valori dei giorni precedenti. Ma tutto è bene quel che finisce bene, almeno per Parigi e Macron. La sicurezza degli atleti, dopo tutto, non è così importante. Meglio salvare la faccia. A confermarlo sono le dichiarazioni di alcune atlete belghe.
Jolien Vermeylen e Claire Michel sono state le prime a tuffarsi in acqua alle 8 del mattino. A Hln hanno dichiarato:
«Ho bevuto un bel po’ d’acqua, quindi domani sapremo presto se sono malato oppure no. Ovviamente non sa di Coca Cola o Sprite. Mentre nuotavo sotto il ponte, ho anche annusato e visto cose a cui non dovresti pensare troppo. L’acqua della Senna è sporca da cento anni, quindi non dovrebbero venire a dire che la sicurezza degli atleti è una priorità. Questa è una ‘stronzata’».
«Pensavamo già che sarebbe andata meravigliosamente bene il giorno della gara e guarda… Ieri notte ha piovuto, quindi non può essere bella, giusto? Ma comunque: è stato un miracolo», continua ironica Vermeylen. «Se ciò non fosse avvenuto, sarebbe stato un peccato per l’organizzazione, per Parigi, per la Francia. Oggi (ieri, ndr) o mai più e non potevano fare neanche quest’ultimo test. Adesso non resta che sperare che non si ammalino troppi atleti. Ho preso dei probiotici, ho bevuto il mio Yakult, non potevo fare altro. Avevo l’idea di non bere l’acqua, ma sì: è fallita. Proprio come avevo avuto l’idea di non cadere, anche quella è fallita».