Il sergente di ferro si scioglie alla notizia dell’ufficialità, addirittura sorride. Il loro è un rapporto simbiotico
Il suo volto si è illuminato non appena ha capito che era arrivata l’ufficialità. Ovviamente lui lo sapeva prima di chiunque altro ma, quando il rapporto è così forte, è difficile nascondere le emozioni. Succede anche ai più intransigenti, ai sergenti di ferro. Come Conte. Ha saputo che il suo Romelu Lukaku lo ha finalmente raggiunto a Castel Volturno e sul suo volto si è dipinto un sorriso da guancia a guancia. A 32 (trentadue) denti. E quasi con tenero imbarazzo in conferenza accetta la domanda sul suo attaccante prediletto.
Il loro è un rapporto che, forse, definire simbiotico è riduttivo. Lui non sorride mai, ma con Lukaku il cuore ha la meglio sulla ragione. E la cosa è reciproca. La stima dell’attaccante belga per il suo nuovo allenatore è sconfinata. I due si sono cercati per tanto tempo, si sono trovati per la prima volta all’Inter. La migliore stagione in assoluto per il belga. Come suggerisce Opta Paolo, “Antonio Conte è l’allenatore con cui Romelu Lukaku ha segnato più gol nei maggiori cinque campionati europei: 47 reti in 72 presenze, in media una marcatura ogni 125 minuti giocati“. Cos’altro aggiungere?!
La felicità di Conte all’annuncio di Lukaku è la cosa più bella che vedrai oggi pic.twitter.com/eTk16W9pM5
— I Gigi 78 I (@Vicidominus) August 29, 2024
Conte: «Posso mettere le mani nel fuoco io per Lukaku»
Antonio Conte, tecnico del Napoli, ha saputo in conferenza stampa dell’ufficialità di Lukaku.
«Mi auguro di averlo a disposizione oggi, domani e anche dopodomani perché al mattino ci alleniamo per farlo entrare in sintonia col resto della squadra. Questo per me è importante. Se non c’è niente di particolare verrà con noi. Io di Romelu che posso dire. Sicuramente è un centroavanti atipico, nella mia precedente esperienza ho avuto l’opportunità di portarlo con me. Di solito quelli come lui sono anche lenti. O li utilizzi in area come boa, ma non hanno grande gamba. Romelu io l’ho sempre definito come un giocatore di football americano: sono 1.90 ma velocissimi.
Lui è un giocatore potente, noi abbiamo bisogno di lui, sia di uno che ci fa salire la squadra e che tiene botta, trovi combinazioni e al tempo stesso uno che può far male negli spazi. Perciò lo considero un po’ unico. Romelu deve venire, è un ragazzo a posto, perbene. Posso mettere le mani nel fuoco io per lui. Sa la responsabilità che ha nei miei confronti, nei confronti del Napoli e dei tifosi. C’è Romelu e non dimentichiamo Simeone e Raspadori. Gente che può fare più ruoli. Oggi sono molto più tranquillo e contento».