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Gollini: «Vincere lo scudetto a Napoli mi ha fatto capire che il lavoro mentale è molto importante»

A Il Secolo XIX: «Forse meritavo qualcosa in più rispetto a quanto raccolto negli ultimi anni. In Inghilterra ho imparato l’etica del lavoro e il sacrificio fisico».

Gollini: «Vincere lo scudetto a Napoli mi ha fatto capire che il lavoro mentale è molto importante»
Cm Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Pierluigi Gollini

Pierluigi Gollini è ora un nuovo calciatore del Genoa. Gli ultimi due anni il portiere li ha trascorsi a Napoli in prestito, dove giocava da vice Meret. La sua intervista a Il Secolo XIX.

Gollini: «Vincere lo scudetto a Napoli mi ha fatto capire che il lavoro mentale è molto importante»

Nelle ultime tre stagioni ha sempre fatto il secondo portiere. E’ stato difficile ricalarsi nei panni del titolare?

«No, ero tranquillo. L’anno scorso al Napoli ho giocato un mese da titolare e ho disputato partite di un certo livello, come la finale di Supercoppa. Tornare in campo da primo portiere è stata una cosa naturale».

Si sente un po’ in credito col destino pensando agli ultimi anni?

«So che forse avrei meritato qualcosa di più, ma va bene così. Ho vinto uno scudetto a Napoli e quest’esperienza ha arricchito il mio bagaglio personale. Ho capito che la testa è fondamentale. Un anno puoi essere dominante, l’anno dopo, se non sei al top, non riesci a essere super performante».

Gli anni inglesi [Manchester United e Tottenham] cosa le hanno insegnato?

«Mi hanno dato tanto dal punto di vista fisico e di etica del lavoro. A livello giovanile ho fatto sacrifici che in Italia non fa quasi nessuno. Al Manchester United facevamo cose folli: mi svegliavo alle 6, dalle 7 alle 8 un’ora di pesi, dalle 8 alle 12 scuola e dalle 12 alle 13 un’altra ora di pesi».

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